La politica migratoria dell’Unione europea ha subito dei forti cambiamenti negli ultimi anni, trovandosi a dover far fronte ad un fenomeno migratorio sempre in espansione e che, nonostante gli svariati tentativi, non è possibile fermare. L’Unione ha messo in atto delle politiche di deterrenza, andando a coinvolgere anche gli Stati confinanti, come nel caso della Bosnia Erzegovina, nel tentativo di rallentare i flussi di persone che ogni giorno percorrono la rotta Balcanica, richiedendo agli Stati di impegnarsi, anche attraverso strumenti che violano i diritti delle persone in movimento, ai fini di bloccare questo fenomeno. In questo Paese, nello specifico, la politica di esternalizzazione dei confini ha portato ad una forte crisi umanitaria, mal gestita dal governo bosniaco e dalle organizzazioni umanitarie presenti sul territorio e responsabili della gestione dei campi. È un esempio di ciò il caso studio riportato del campo di Lipa nella cittadina sul confine bosniaco-croato, struttura riconosciuta e largamente finanziata dall’Unione Europea che, a causa della sua ubicazione e logica, viola i diritti fondamentali delle persone migranti.
La politica di esternalizzazione dei confini dell’Unione Europea: la Bosnia Erzegovina e il caso studio del campo di Lipa
PENTORE, CLAUDIA
2024/2025
Abstract
La politica migratoria dell’Unione europea ha subito dei forti cambiamenti negli ultimi anni, trovandosi a dover far fronte ad un fenomeno migratorio sempre in espansione e che, nonostante gli svariati tentativi, non è possibile fermare. L’Unione ha messo in atto delle politiche di deterrenza, andando a coinvolgere anche gli Stati confinanti, come nel caso della Bosnia Erzegovina, nel tentativo di rallentare i flussi di persone che ogni giorno percorrono la rotta Balcanica, richiedendo agli Stati di impegnarsi, anche attraverso strumenti che violano i diritti delle persone in movimento, ai fini di bloccare questo fenomeno. In questo Paese, nello specifico, la politica di esternalizzazione dei confini ha portato ad una forte crisi umanitaria, mal gestita dal governo bosniaco e dalle organizzazioni umanitarie presenti sul territorio e responsabili della gestione dei campi. È un esempio di ciò il caso studio riportato del campo di Lipa nella cittadina sul confine bosniaco-croato, struttura riconosciuta e largamente finanziata dall’Unione Europea che, a causa della sua ubicazione e logica, viola i diritti fondamentali delle persone migranti.| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/82230