Il presente lavoro esplora la teoria del predictive coding come modello interpretativo della percezione visiva, focalizzandosi sull'influenza degli strong priors nei processi percettivi e sulle dinamiche delle bande oscillatorie cerebrali nel supportare l'aggiornamento predittivo. Attraverso un esperimento basato sul compito Two-Flash Fusion (TFF), si è indagato come i segnali contestuali influenzino la percezione e il comportamento, con particolare attenzione ai partecipanti caratterizzati da tratti schizotipici e priors più rigidi. I risultati evidenziano il ruolo delle oscillazioni neurali nel modulare il bilanciamento tra predizioni top-down e input bottom-up, offrendo spunti per comprendere le difficoltà di adattamento percettivo nei disturbi psicotici.
TRA ASPETTATIVE E REALTÀ: LA CODIFICA PREDITTIVA
COLOMBARA, FRANCESCO
2024/2025
Abstract
Il presente lavoro esplora la teoria del predictive coding come modello interpretativo della percezione visiva, focalizzandosi sull'influenza degli strong priors nei processi percettivi e sulle dinamiche delle bande oscillatorie cerebrali nel supportare l'aggiornamento predittivo. Attraverso un esperimento basato sul compito Two-Flash Fusion (TFF), si è indagato come i segnali contestuali influenzino la percezione e il comportamento, con particolare attenzione ai partecipanti caratterizzati da tratti schizotipici e priors più rigidi. I risultati evidenziano il ruolo delle oscillazioni neurali nel modulare il bilanciamento tra predizioni top-down e input bottom-up, offrendo spunti per comprendere le difficoltà di adattamento percettivo nei disturbi psicotici.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/82409