"L’approccio educativo intergenerazionale: bambini e anziani, una risorsa reciproca per l'apprendimento"

This work aims to explore the theme of intergenerational learning, focusing on the benefits that this pedagogical approach brings to two very distinct age groups: children and seniors. The paper is structured into three chapters. The first chapter aims to analyze what is meant by ‘intergenerational learning,’ presenting the contributions of several professionals and researchers who have thoroughly explored this topic. It includes a section on learning theories related to intergenerational encounters, highlighting how contact with the elderly positively influences children’s learning. In the end, the chapter concludes by emphasizing the value of intergenerational relationships, outlining the positive effects they have on social cohesion. The second chapter begins by examining the different subjects involved in intergenerational learning, presenting their unique characteristics and commonalities. It first introduces the concept of childhood in relation to the intergenerational educational approach, which gives voice to the child’s right to freedom. Next, it explores the concept of old age from the perspective of active aging, which contrasts with the passive view of elderly age, before moving on to a section on the new understanding of old age. The third chapter opens with an overview of intergenerational practices implemented in services. It presents initiatives and projects that bring together generations, contextualizing the historical period in which they were conceived and describing the methods of their implementation. It then continues with an analysis of the role of the educator as a promoter of creating a shared learning space between generations. The chapter concludes with a presentation of my personal internship experience. The topic presented in this paper was unfamiliar to me, but I had the opportunity to get closer to this educational practice within “La Tartaruga” Infant Care Center located in Vedelago, which implements intergenerational projects and experiences in collaboration with the adjacent retirement home, Civitas Vitae, managed by the OIC Onlus Foundation. In this specific chapter, I presented the aforementioned early childhood educational service, briefly discussing its structure and the educational staff working within it. I then outlined the guiding idea behind the entire intergenerational project, drawing on information gained from analyzing the Educational Project staff at the Infant Nursery. I went on to describe each intergenerational encounter I participated in within the early childhood service, followed by a reflection on my experience.

Questo lavoro si prefigge lo scopo di approfondire il tema dell’apprendimento intergenerazionale, focalizzando l’attenzione sui benefici che tale approccio pedagogico apporta a due fasce d’età molto distinte tra loro, bambini e anziani. Questo elaborato si struttura secondo tre capitoli. Il primo capitolo ha l’obiettivo di analizzare cosa si intende per ‘apprendimento intergenerazionale’, esponendo il contributo di alcuni professionisti e ricercatori che hanno analizzato questo tema in modo approfondito. Esso racchiude un paragrafo riguardante le teorie di apprendimento riconducibili all’incontro intergenerazionale, evidenziando come il contatto con gli anziani incide positivamente sull’apprendimento dei bambini, e viceversa. Infine, il capitolo si conclude esponendo il valore delle relazioni tra generazioni, esplicitando gli effetti positivi che emergono anche in termini di coesione sociale. Il secondo capitolo si apre intorno alla scomposizione dei differenti soggetti coinvolti in modo da presentare le loro peculiarità e i loro aspetti comuni. Inizialmente viene presentata l’idea di infanzia in relazione all’approccio educativo intergenerazionale, che permette di dare voce al diritto del bambino alla libertà. Successivamente, viene presentata l’idea di vecchiaia nell’ottica dell’invecchiamento attivo, che si discosta dalla visione passiva dell’età senile, fino ad arrivare al paragrafo riguardo alla nuova concezione di anzianità. Il terzo capitolo si apre con una panoramica riguardante le pratiche intergenerazionali attuate nei servizi. Sono presentate iniziative e progetti tra generazioni, contestualizzando il periodo storico in cui sono stati pensati e descrivendo le modalità di attuazione di quest’ultimi. Prosegue, poi, un’analisi rispetto al ruolo dell’educatore come promotore della creazione dello spazio di apprendimento condiviso tra generazioni. Il capitolo si conclude con l’esposizione della mia personale esperienza di tirocinio. La tematica trattata all’interno di questo elaborato era a me sconosciuta, ma ho avuto modo di avvicinarmi a questa prassi educativa all’interno dell’Asilo Nido La Tartaruga situato presso Vedelago, che realizza progetti ed esperienze intergenerazionali in collaborazione con la casa di riposo adiacente, la Civitas Vitae gestita dalla fondazione OIC Onlus. In questo specifico capitolo ho presentato il servizio educativo per la prima infanzia sopracitato, accennando anche alla struttura che lo caratterizza e al personale educativo che agisce al suo interno. Successivamente ho esposto l’idea che guida l’intero progetto intergenerazionale, attingendo a tali informazioni in seguito all’analisi del personale Progetto Educativo del Nido. Ho descritto, poi, ogni incontro intergenerazionale a cui ho partecipato all’interno del servizio per la prima infanzia, seguito da una riflessione riguardo quanto esperito.