La presente relazione esplora il concetto di gioco, partendo dalle sue origini storiche, analizzando le principali teorie elaborate da autori come Piaget, Vygotskij, Winnicott e Bruner, fino a giungere all'importanza del gioco simbolico nell'espressione della creatività infantile. Nel primo capitolo viene delineata l’evoluzione storica del gioco, dal suo ruolo nelle civiltà antiche fino alla sua considerazione moderna, attraverso contributi significativi come quelli di Huizinga, Caillois e Fink. Nel secondo capitolo vengono esaminate le principali teorie sul gioco: Piaget mette in luce la funzione cognitiva, Vygotskij ne sottolinea il ruolo nella Zona di Sviluppo Prossimale, Winnicott ne evidenzia l’importanza come spazio transizionale e Bruner ne descrive il valore esplorativo e sociale. Il terzo capitolo si concentra sul gioco simbolico, esplorandone il legame con l’immaginazione e la creatività, fino alla sua naturale evoluzione in forme artistiche come il teatro. Il gioco simbolico, infatti, favorisce lo sviluppo delle capacità espressive, cognitive e relazionali del bambino, trasformandosi in uno strumento fondamentale per l’apprendimento e la crescita personale. L’analisi mostra come il gioco, spesso sottovalutato, costituisca in realtà un mezzo essenziale per la formazione del bambino, promuovendo la creatività, la resilienza e la socialità.
Il gioco: dall'origine e le teorie sull'elaborazione del concetto, all'importanza del gioco simbolico nell'espressione della creatività del bambino.
ZAMPERONI, ARIANNA
2024/2025
Abstract
La presente relazione esplora il concetto di gioco, partendo dalle sue origini storiche, analizzando le principali teorie elaborate da autori come Piaget, Vygotskij, Winnicott e Bruner, fino a giungere all'importanza del gioco simbolico nell'espressione della creatività infantile. Nel primo capitolo viene delineata l’evoluzione storica del gioco, dal suo ruolo nelle civiltà antiche fino alla sua considerazione moderna, attraverso contributi significativi come quelli di Huizinga, Caillois e Fink. Nel secondo capitolo vengono esaminate le principali teorie sul gioco: Piaget mette in luce la funzione cognitiva, Vygotskij ne sottolinea il ruolo nella Zona di Sviluppo Prossimale, Winnicott ne evidenzia l’importanza come spazio transizionale e Bruner ne descrive il valore esplorativo e sociale. Il terzo capitolo si concentra sul gioco simbolico, esplorandone il legame con l’immaginazione e la creatività, fino alla sua naturale evoluzione in forme artistiche come il teatro. Il gioco simbolico, infatti, favorisce lo sviluppo delle capacità espressive, cognitive e relazionali del bambino, trasformandosi in uno strumento fondamentale per l’apprendimento e la crescita personale. L’analisi mostra come il gioco, spesso sottovalutato, costituisca in realtà un mezzo essenziale per la formazione del bambino, promuovendo la creatività, la resilienza e la socialità.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/82948