L’Universal Design for Learning (o Progettazione Universale dell’Apprendimento in italiano) è nato come approccio psicologico da applicare nel contesto scolastico per garantire un ambiente educativo caratterizzato da inclusività e accessibilità a tutti gli studenti. Attraverso l’applicazione pratica dei tre principi che costituiscono la base di questo modello, si è in grado di migliorare le esperienze di apprendimento di tutti, riorganizzando lo spazio a priori e costruendo curriculi che fin da subito sono accessibili e inclusivi. Partendo da questa prospettiva si può ben comprendere quanto un approccio di questo tipo possa risultare utile anche in un ambiente come le comunità per minori dove gli educatori professionali operano, attraverso attività e proposte, per garantire un’educazione a ragazzi con bisogni molteplici e necessità diverse. Il principale obiettivo di questa tesi è quello di indagare se e come nelle attività educative proposte da un insegnante e un educatore professionale di comunità, è possibile individuare alcuni tratti e caratteristiche dell’UDL. Nello specifico, dall’analisi dei due casi di studio che si basano su un questionario a domande aperte, si intende identificare la presenza dell’UDL nell’azione educativa dei due educatori ed evidenziare l’applicazione dei suoi tre principi nelle attività e proposte educative da loro promosse nei rispettivi contesti.
L'Universal Design for Learning e la sua applicazione in alcune attività promosse dagli educatori
GIACOBBO, ARIANNA
2024/2025
Abstract
L’Universal Design for Learning (o Progettazione Universale dell’Apprendimento in italiano) è nato come approccio psicologico da applicare nel contesto scolastico per garantire un ambiente educativo caratterizzato da inclusività e accessibilità a tutti gli studenti. Attraverso l’applicazione pratica dei tre principi che costituiscono la base di questo modello, si è in grado di migliorare le esperienze di apprendimento di tutti, riorganizzando lo spazio a priori e costruendo curriculi che fin da subito sono accessibili e inclusivi. Partendo da questa prospettiva si può ben comprendere quanto un approccio di questo tipo possa risultare utile anche in un ambiente come le comunità per minori dove gli educatori professionali operano, attraverso attività e proposte, per garantire un’educazione a ragazzi con bisogni molteplici e necessità diverse. Il principale obiettivo di questa tesi è quello di indagare se e come nelle attività educative proposte da un insegnante e un educatore professionale di comunità, è possibile individuare alcuni tratti e caratteristiche dell’UDL. Nello specifico, dall’analisi dei due casi di studio che si basano su un questionario a domande aperte, si intende identificare la presenza dell’UDL nell’azione educativa dei due educatori ed evidenziare l’applicazione dei suoi tre principi nelle attività e proposte educative da loro promosse nei rispettivi contesti.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/83242