L'elaborato analizza la crisi dell'individuo attraverso una lettura nietzschiana, applicata al film "Io la conoscevo bene" di Antonio Pietrangeli. L'analisi parte dall'esposizione del pensiero di Nietzsche, con un focus specifico su alcuni concetti chiave: il nichilismo, la frammentazione dell'io, il prospettivismo, il crollo delle certezze metafisiche e l'emergere di un soggetto sospeso tra angoscia e possibilità creativa. Successivamente l'attenzione si sposta sul contesto storico-sociale dell'Italia del boom economico (anni '60), evidenziando le contraddizioni di una società dominata dall'apparenza e dal consumismo. Il cinema diventa strumento rappresentativo delle tensioni e dei cambiamenti in atto. Tra i molti registi importanti, spicca Pietrangeli con la sua rappresentazione del soggetto femminile e della crisi sociale. È proprio attraverso la figura di Adriana, protagonista del film "Io la conoscevo bene", che è esplicitato il fallimento dell'individuo nietzschiano. L'analisi visiva finale mette in risalto alcuni simboli chiave come gli specchi e gli occhiali da sole, che sottolineano la frammentazione identitaria e l'alienazione sociale della protagonista. L'elaborato si conclude con una riflessione sul vuoto generazionale, proponendo il film come un ritratto critico della contemporaneità e della sua incapacità di offrire un autentico senso di appartenenza.
La società del vuoto: apparenza e crisi dell'individuo nietzschiano in "Io la conoscevo bene" di Pietrangeli
DE BIASIO, ALICE
2024/2025
Abstract
L'elaborato analizza la crisi dell'individuo attraverso una lettura nietzschiana, applicata al film "Io la conoscevo bene" di Antonio Pietrangeli. L'analisi parte dall'esposizione del pensiero di Nietzsche, con un focus specifico su alcuni concetti chiave: il nichilismo, la frammentazione dell'io, il prospettivismo, il crollo delle certezze metafisiche e l'emergere di un soggetto sospeso tra angoscia e possibilità creativa. Successivamente l'attenzione si sposta sul contesto storico-sociale dell'Italia del boom economico (anni '60), evidenziando le contraddizioni di una società dominata dall'apparenza e dal consumismo. Il cinema diventa strumento rappresentativo delle tensioni e dei cambiamenti in atto. Tra i molti registi importanti, spicca Pietrangeli con la sua rappresentazione del soggetto femminile e della crisi sociale. È proprio attraverso la figura di Adriana, protagonista del film "Io la conoscevo bene", che è esplicitato il fallimento dell'individuo nietzschiano. L'analisi visiva finale mette in risalto alcuni simboli chiave come gli specchi e gli occhiali da sole, che sottolineano la frammentazione identitaria e l'alienazione sociale della protagonista. L'elaborato si conclude con una riflessione sul vuoto generazionale, proponendo il film come un ritratto critico della contemporaneità e della sua incapacità di offrire un autentico senso di appartenenza.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/83275