Le partecipazioni di Olafur Eliasson alla Biennale di Venezia: nuovi spazi, nuove prospettive

This paper examines the production of the Danish-Icelandic artist Olafur Eliasson, proposing, following a first biographical chapter, a focus on his participations at the Venice Biennale. This specific field of investigation allows us to trace, through the works analyzed, the artist's career and grasp its eclecticism, ranging between art and architecture in a unitary conception that dissolves the boundaries traditionally conceived between the two disciplines. The second chapter traces, work by work, Eliasson's presences at the Venice Biennale: to date, the artist includes among the significant events of his career a total of nine participations. Specifically, four at the Art Biennale and five at the Architecture Biennale. From the path under analysis, the objects and methods of investigation central to Eliasson's artistic research emerge. He proposes immersive environments and works of art that, using a variety of strategies, break down the compositional elements of the reality that surrounds us. The third chapter of the thesis is entirely dedicated to the study of the work brought by Eliasson to the 2003 Art Biennale, as an artist representing Denmark. It was decided to give particular importance to this event because it constitutes his most important participation, due to the role he played. This offered the artist ample possibilities for expression, which translate into the great variety of works presented. The underlying theme of Eliasson’s artistic production is the central importance given to the experiential element: experience is the fundamental way to know the reality that surrounds us. In line with this consideration, in the works proposed by Eliasson the visitor is always called to an active and interactive role with respect to the work, making contact with his own sensorial channels and with his own perceptive modalities in unconventional situations. This involvement allows a revitalization and reconsideration of one’s awareness, questioning truths traditionally taken as objective. The compilation of the work was carried out with the help of archive documents, thematic press reviews and catalogues, consulted at the Historical Archive of Contemporary Arts of the Venice Biennale.

Il presente elaborato prende in esame la produzione dell’artista danese-islandese Olafur Eliasson, proponendo, a seguito di un primo capitolo biografico, un focus sulle sue partecipazioni alla Biennale di Venezia. Tale specifico campo di indagine permette di percorrere, attraverso le opere analizzate, la carriera dell’artista e coglierne l’ecletticità, spaziando tra arte ed architettura in una concezione unitaria che dissolve i confini tradizionalmente concepiti tra le due discipline. Il secondo capitolo percorre, opera per opera, le presenze di Eliasson alla Biennale di Venezia: ad oggi, l’artista annovera tra gli eventi significativi della sua carriera un totale di nove partecipazioni. Nello specifico, quattro alla Biennale d’Arte e cinque alla Biennale di Architettura. Dal percorso in analisi emergono gli oggetti e le modalità di indagine centrali nella ricerca artistica di Eliasson. Egli propone ambienti ed opere d’arte immersive che, servendosi di una varietà di strategie, scompongono gli elementi compositivi della realtà che ci circonda. Il terzo capitolo dell’elaborato è dedicato interamente all’approfondimento del lavoro portato da Eliasson in occasione della Biennale d’Arte del 2003, in qualità di artista rappresentante della Danimarca. Si è scelto di dare particolare rilievo a questo evento in quanto costituisce la sua partecipazione più importante, per il ruolo ricoperto. Ciò ha offerto all’artista ampie possibilità di espressione, che si traducono nella grande varietà di opere presentate. Filo conduttore della produzione artistica di Eliasson è l’importanza centrale data all’elemento esperienziale: l’esperienza costituisce la fondamentale modalità attraverso la quale conoscere la realtà che ci circonda. In linea con questa considerazione, nelle opere proposte da Eliasson il visitatore è sempre chiamato ad un ruolo attivo ed interattivo nei confronti dell’opera, prendendo contatto con i propri canali sensoriali e con le proprie modalità percettive in situazioni non convenzionali. Tale coinvolgimento permette una rivitalizzazione e riconsiderazione delle proprie consapevolezze, mettendo in discussione verità tradizionalmente date per oggettive. La compilazione dell’elaborato è stata svolta con l’ausilio di documenti d’archivio, rassegne stampa tematiche e cataloghi, consultati presso l’Archivio Storico delle Arti Contemporanee della Biennale di Venezia.