The thesis explores the theme of art therapy, examining its historical evolution and its use in prisons, with a focus on two specific case studies. The history of art therapy is analyzed, from its origins to its contemporary applications, highlighting its founding principles, methodologies and main theoretical and practical developments over time. Subsequently, it focuses on the introduction and evolution of art therapy within the prison context. It investigates how this practice has been progressively adopted as a tool for the recovery, social reintegration and psychological well-being of detainees, with particular attention to the changes that have occurred over the years. Finally, two emblematic case studies are presented: the project "Donne nell'arte", carried out in the juvenile penitentiary of Florence G.P. Meucci, and the project "Gli artisti sono quelli che fanno casino", carried out in the prison of San Vittore, in Milan. Both projects are analyzed through a qualitative approach, based on interviews with the protagonists and direct observations, in order to understand their impact, results and peculiarities.

La tesi esplora il tema dell'arteterapia, approfondendo la sua evoluzione storica e il suo impiego nelle carceri, con un focus su due casi studio specifici. Viene analizzata la storia dell'arteterapia, dalle sue origini alle sue applicazioni contemporanee, evidenziandone i principi fondanti, le metodologie e i principali sviluppi teorici e pratici nel corso del tempo. Successivamente si concentra sull’introduzione e l'evoluzione dell'arte-terapia all'interno del contesto carcerario. Viene indagato come questa pratica sia stata progressivamente adottata come strumento per il recupero, il reinserimento sociale e il benessere psicologico delle persone detenute, con particolare attenzione ai cambiamenti avvenuti negli anni. Infine, vengono presentati due casi studio emblematici: il progetto "Donne nell'arte", realizzato nel penitenziario minorile di Firenze G.P. Meucci, e il progetto "Gli artisti sono quelli che fanno casino", svoltosi nel carcere di San Vittore, a Milano. Entrambi i progetti sono analizzati attraverso un approccio qualitativo, basato su interviste ai protagonisti e osservazioni dirette, al fine di comprenderne l’impatto, i risultati e le peculiarità. L’obiettivo della tesi è quello di evidenziare il valore trasformativo dell'arteterapia in contesti di detenzione, mostrando come questa disciplina possa rappresentare un'opportunità concreta per il miglioramento della qualità della vita e il percorso di riabilitazione dei detenuti.

Arte e inclusione sociale: il ruolo dell'Arte-terapia in contesti penitenziari. Alciuni progetti recenti in Italia

ROSSI, EMMA
2024/2025

Abstract

The thesis explores the theme of art therapy, examining its historical evolution and its use in prisons, with a focus on two specific case studies. The history of art therapy is analyzed, from its origins to its contemporary applications, highlighting its founding principles, methodologies and main theoretical and practical developments over time. Subsequently, it focuses on the introduction and evolution of art therapy within the prison context. It investigates how this practice has been progressively adopted as a tool for the recovery, social reintegration and psychological well-being of detainees, with particular attention to the changes that have occurred over the years. Finally, two emblematic case studies are presented: the project "Donne nell'arte", carried out in the juvenile penitentiary of Florence G.P. Meucci, and the project "Gli artisti sono quelli che fanno casino", carried out in the prison of San Vittore, in Milan. Both projects are analyzed through a qualitative approach, based on interviews with the protagonists and direct observations, in order to understand their impact, results and peculiarities.
2024
Art and social inclusion: the role of Art Therapy in prison contexts. Some recent projects in Italy
La tesi esplora il tema dell'arteterapia, approfondendo la sua evoluzione storica e il suo impiego nelle carceri, con un focus su due casi studio specifici. Viene analizzata la storia dell'arteterapia, dalle sue origini alle sue applicazioni contemporanee, evidenziandone i principi fondanti, le metodologie e i principali sviluppi teorici e pratici nel corso del tempo. Successivamente si concentra sull’introduzione e l'evoluzione dell'arte-terapia all'interno del contesto carcerario. Viene indagato come questa pratica sia stata progressivamente adottata come strumento per il recupero, il reinserimento sociale e il benessere psicologico delle persone detenute, con particolare attenzione ai cambiamenti avvenuti negli anni. Infine, vengono presentati due casi studio emblematici: il progetto "Donne nell'arte", realizzato nel penitenziario minorile di Firenze G.P. Meucci, e il progetto "Gli artisti sono quelli che fanno casino", svoltosi nel carcere di San Vittore, a Milano. Entrambi i progetti sono analizzati attraverso un approccio qualitativo, basato su interviste ai protagonisti e osservazioni dirette, al fine di comprenderne l’impatto, i risultati e le peculiarità. L’obiettivo della tesi è quello di evidenziare il valore trasformativo dell'arteterapia in contesti di detenzione, mostrando come questa disciplina possa rappresentare un'opportunità concreta per il miglioramento della qualità della vita e il percorso di riabilitazione dei detenuti.
Arte-terapia
Carceri
Inclusione sociale
Riabilitazione
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/83297