Il seguente lavoro analizza i principali episodi di ospitalità verso lo straniero nei Fasti ovidiani. Partendo dal profondo valore dell'accoglienza agli esordi di Roma e dal rapporto con l'Altro, si esamineranno prima i passi narranti l'origine straniera di alcune importanti divinità del pantheon romano e, successivamente, le scene raffiguranti il tema della theoxenìa. Nonostante l'opera appartenga ad un periodo relativamente tardo, quello augusteo, Ovidio recupera i moduli originari dell'ospitalità, dipingendo una Roma geograficamente e culturalmente ancora aperta.
Omne solum forti patria est: l'ospitalità nei Fasti di Ovidio
MICHELETTO, DORA ELETTRA
2024/2025
Abstract
Il seguente lavoro analizza i principali episodi di ospitalità verso lo straniero nei Fasti ovidiani. Partendo dal profondo valore dell'accoglienza agli esordi di Roma e dal rapporto con l'Altro, si esamineranno prima i passi narranti l'origine straniera di alcune importanti divinità del pantheon romano e, successivamente, le scene raffiguranti il tema della theoxenìa. Nonostante l'opera appartenga ad un periodo relativamente tardo, quello augusteo, Ovidio recupera i moduli originari dell'ospitalità, dipingendo una Roma geograficamente e culturalmente ancora aperta.File in questo prodotto:
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/83439