«Bravi ragazzi nei brutti quartieri» Uno sguardo antropologico su musica rap e margini urbani a San Siro e South London.

This dissertation explores the anthropological dimensions of rap music and urban marginality in the neighborhoods of San Siro in Milan and South London in the UK. Through a detailed examination of the concepts of transnationalism, cultural territories, moral panic, and imagined communities, this research highlights the socio-cultural parallels and differences between these two urban areas. The study investigates how these neighborhoods, characterized by significant immigrant populations and socio-economic challenges, serve as fertile grounds for the emergence of rap artists who use their music to express their experiences of social exclusion, poverty, and crime, while also celebrating their communities. The analysis reveals how British and Italian rappers, despite their different backgrounds, similarly articulate the realities of their urban environments. The dissertation underscores the importance of cultural anthropology in understanding the context in which rap music is produced and its impact on reflecting and shaping the socio-cultural realities of these neighborhoods. Additionally, the research addresses the academic gap in rap studies within Italy and the UK and advocates for the recognition of rap studies as a significant multidisciplinary field. By comparing the rap scenes in South London and San Siro, this dissertation demonstrates that these neighborhoods, despite media stigmatization and economic difficulties, have become cultural and artistic epicenters for their respective communities. The study further suggests the potential for expanding this research to other European rap scenes, highlighting the broader applicability of the anthropological concepts explored.

Questa tesi esplora le dimensioni antropologiche della musica rap e della marginalità urbana nei quartieri di San Siro a Milano e di South London nel Regno Unito. Attraverso un esame dettagliato dei concetti di transnazionalismo, territori culturali, panico morale e comunità immaginate, questa ricerca mette in luce i parallelismi e le differenze socio-culturali tra queste due aree urbane. Lo studio analizza come questi quartieri, caratterizzati da una significativa popolazione di immigrati e da sfide socio-economiche, servano da terreno fertile per l'emergere di artisti rap che usano la loro musica per esprimere le loro esperienze di esclusione sociale, povertà e criminalità, celebrando allo stesso tempo le loro comunità. L'analisi rivela come i rapper britannici e italiani, nonostante i loro diversi background, articolino in modo simile le realtà dei loro ambienti urbani. La tesi sottolinea l'importanza dell'antropologia culturale nel comprendere il contesto in cui viene prodotta la musica rap e il suo impatto nel riflettere e plasmare le realtà socio-culturali di questi quartieri. Inoltre, la ricerca affronta il divario accademico negli studi sul rap in Italia e nel Regno Unito e sostiene il riconoscimento degli studi sul rap come campo multidisciplinare significativo. Confrontando le scene rap di South London e San Siro, questa tesi dimostra che questi quartieri, nonostante la stigmatizzazione mediatica e le difficoltà economiche, sono diventati epicentri culturali e artistici per il rap.