Le munizioni rivestite in polimero sono una tecnologia innovativa nel campo delle armi da fuoco; il relativo costo e le elevate performance hanno permesso un loro rapido sviluppo negli ultimi anni, per non parlare dell’impatto sulla salute di chi le utilizza: il materiale polimerico presente sul proiettile riduce l’esposizione a metalli pesanti, quali piombo e antimonio. Essendo costituite da materiale polimerico esse presentano delle peculiarità interessanti dal punto di vista delle indagini forensi: possono rilasciare tracce di vernice sulle superfici colpite. L’obiettivo di questo elaborato è analizzare i proiettili e le tracce rinvenute mediante tecniche chimiche note, come la spettroscopia IR e l’analisi microscopica, in modo tale da comparare le eventuali tracce con una banca dati relativa ai polimeri. Le superfici considerate hanno fornito risultati differenti ed inaspettati: in base a come sono state colpite (se di striscio o in modo diretto), sono state rinvenute tracce riconducibili alle munizioni sparate. Le pietre non hanno mostrato alcun riscontro tramite analisi infrarossa, mentre il legno ha presentato tracce di vernice rossa derivante da un proiettile “High Velocity”, e una campana in alluminio ha evidenziato vernice blu legata ad un proiettile “Sub-Sonic”. La spettroscopia infrarossa si è rivelata una tecnica estremamente valida e promettente nel perseguire gli obiettivi prefissati in questa tesi. Il fatto di non aver ottenuto riscontri in alcuni casi, infatti, evidenzia le difficoltà e le sfide che si possono incontrare durante le indagini forensi nella realtà e nella vita di tutti i giorni.

Munizioni rivestite in polimero: caratterizzazione e confronto con i materiali tradizionali

CEOLIN, ARIANNA
2024/2025

Abstract

Le munizioni rivestite in polimero sono una tecnologia innovativa nel campo delle armi da fuoco; il relativo costo e le elevate performance hanno permesso un loro rapido sviluppo negli ultimi anni, per non parlare dell’impatto sulla salute di chi le utilizza: il materiale polimerico presente sul proiettile riduce l’esposizione a metalli pesanti, quali piombo e antimonio. Essendo costituite da materiale polimerico esse presentano delle peculiarità interessanti dal punto di vista delle indagini forensi: possono rilasciare tracce di vernice sulle superfici colpite. L’obiettivo di questo elaborato è analizzare i proiettili e le tracce rinvenute mediante tecniche chimiche note, come la spettroscopia IR e l’analisi microscopica, in modo tale da comparare le eventuali tracce con una banca dati relativa ai polimeri. Le superfici considerate hanno fornito risultati differenti ed inaspettati: in base a come sono state colpite (se di striscio o in modo diretto), sono state rinvenute tracce riconducibili alle munizioni sparate. Le pietre non hanno mostrato alcun riscontro tramite analisi infrarossa, mentre il legno ha presentato tracce di vernice rossa derivante da un proiettile “High Velocity”, e una campana in alluminio ha evidenziato vernice blu legata ad un proiettile “Sub-Sonic”. La spettroscopia infrarossa si è rivelata una tecnica estremamente valida e promettente nel perseguire gli obiettivi prefissati in questa tesi. Il fatto di non aver ottenuto riscontri in alcuni casi, infatti, evidenzia le difficoltà e le sfide che si possono incontrare durante le indagini forensi nella realtà e nella vita di tutti i giorni.
2024
Polymer coated ammunition: characterization and comparison with traditional materials
Munizioni
Polimeri
Balistica forense
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