Apprendere attraverso il corpo: il Total Physical Response nell'insegnamento della lingua inglese alla scuola dell'infanzia

The thesis analyzes the use of the Total Physical Response (TPR) method in teaching English, applied to early childhood education. The first chapter explores the process of language acquisition in children from 0 to 6 years old, analyzing the differences between guided and spontaneous learning. It delves into the role of neuroscience, implicit memory, and critical periods, with a focus on the components of language and the most effective strategies for early teaching. The second chapter examines the role of the body in learning, tracing the main historical and educational theories, from the Renaissance to Embodied Cognition, which considers the mind and body as an integrated system. It also highlights interactions between the body, emotions, and learning, emphasizing the importance of physical activities in early childhood education. The third chapter is dedicated to the TPR method, developed by James Asher. It outlines the theoretical principles, advantages, limitations, and practical applications, with particular reference to the inclusion of children with specific learning disabilities. The chapter also presents variants such as Total Physical Response Storytelling and the use of songs. The final part of the thesis describes an experiment conducted with a group of ten five-year-old children, aimed at testing the effectiveness of TPR in learning English. Through playful activities and physical engagement, the results are analyzed, laying the groundwork for critical reflections on the impact of the method and suggestions for future developments. Although based on a small sample, the research provides insights for teaching in early childhood education.

L’elaborato analizza l’uso del metodo Total Physical Response (TPR) nell’insegnamento della lingua inglese declinato alla scuola dell’infanzia Il primo capitolo esplora il processo di acquisizione linguistica nei bambini da 0 a 6 anni, analizzando le differenze tra apprendimento guidato e spontaneo. Approfondisce il ruolo delle neuroscienze, la memoria implicita e i periodi critici, con un focus sulle componenti del linguaggio e sulle strategie più efficaci per l’insegnamento precoce. Il secondo capitolo approfondisce il ruolo del corpo nell’apprendimento, ripercorrendo le principali teorie storiche ed educative, dal Rinascimento fino all’Embodied Cognition, che considera mente e corpo come un sistema integrato. Si evidenziano, inoltre, le interazioni tra corpo, emozioni e apprendimento, sottolineando l'importanza di attività corporee nella scuola dell’infanzia. Il terzo capitolo è dedicato al metodo TPR, ideato da James Asher. Ne vengono illustrati i principi teorici, vantaggi, limiti e applicazioni pratiche, con particolare riferimento all’inclusione di bambini con disturbi specifici dell’apprendimento. Il capitolo presenta anche varianti come il Total Physical Response Storytelling e l’uso delle canzoni. La parte finale della tesi descrive una sperimentazione condotta con un gruppo di dieci bambini di cinque anni, volta a verificare l’efficacia del TPR nell’apprendimento della lingua inglese. Attraverso attività ludiche e coinvolgimento fisico, si analizzano i risultati ottenuti, ponendo le basi per riflessioni critiche sull’impatto del metodo e suggerimenti per sviluppi futuri. Pur trattandosi di un campione ridotto, la ricerca offre spunti per l’innovazione didattica nella scuola dell’infanzia. Pur trattandosi di un campione ridotto, la ricerca offre spunti per la didattica nella scuola dell’infanzia.