La tesi analizza il ruolo delle potenze nucleari e delle organizzazioni della società civile nelle relazioni internazionali. Partendo da un’analisi della teoria del realismo, viene esaminata la logica dell’equilibrio di potere che ha guidato la creazione e lo sviluppo degli arsenali nucleari, con particolare attenzione al contesto che ha portato alla nascita della bomba atomica e alla corsa agli armamenti durante la Guerra Fredda. Successivamente, viene esplorato l’impegno della società civile, dalle prime iniziative di scienziati e movimenti pacifisti fino alla nascita di organizzazioni che hanno contribuito a sensibilizzare l’opinione pubblica mondiale sull’importanza del disarmo. In questo contesto, il Trattato di Non Proliferazione Nucleare (TNP) rappresenta un passaggio fondamentale nella regolamentazione internazionale, frutto di un complesso intreccio di diplomazia istituzionale e pressioni esercitate dai movimenti per la pace. L’analisi si concentra poi su un caso specifico: la campagna ICAN, che con il coinvolgimento della società civile a livello globale ha ottenuto risultati significativi, tra cui l’adozione del Trattato sulla Proibizione delle Armi Nucleari (TPNW) e il Premio Nobel per la Pace nel 2017. Questo esempio dimostra come l’azione collettiva possa influenzare le politiche internazionali, promuovendo la cooperazione per un mondo privo di minacce nucleari. La tesi evidenzia, attraverso un percorso teorico e pratico, come la sinergia tra potenze mondiali, istituzioni internazionali e società civile sia fondamentale per affrontare le sfide del disarmo nucleare e costruire un futuro più sicuro.
Equilibrio di potenza nell'era nucleare e ruolo delle organizzazioni della società civile per il disarmo: il caso studio di Ican
CALABRESE, SIMONA
2024/2025
Abstract
La tesi analizza il ruolo delle potenze nucleari e delle organizzazioni della società civile nelle relazioni internazionali. Partendo da un’analisi della teoria del realismo, viene esaminata la logica dell’equilibrio di potere che ha guidato la creazione e lo sviluppo degli arsenali nucleari, con particolare attenzione al contesto che ha portato alla nascita della bomba atomica e alla corsa agli armamenti durante la Guerra Fredda. Successivamente, viene esplorato l’impegno della società civile, dalle prime iniziative di scienziati e movimenti pacifisti fino alla nascita di organizzazioni che hanno contribuito a sensibilizzare l’opinione pubblica mondiale sull’importanza del disarmo. In questo contesto, il Trattato di Non Proliferazione Nucleare (TNP) rappresenta un passaggio fondamentale nella regolamentazione internazionale, frutto di un complesso intreccio di diplomazia istituzionale e pressioni esercitate dai movimenti per la pace. L’analisi si concentra poi su un caso specifico: la campagna ICAN, che con il coinvolgimento della società civile a livello globale ha ottenuto risultati significativi, tra cui l’adozione del Trattato sulla Proibizione delle Armi Nucleari (TPNW) e il Premio Nobel per la Pace nel 2017. Questo esempio dimostra come l’azione collettiva possa influenzare le politiche internazionali, promuovendo la cooperazione per un mondo privo di minacce nucleari. La tesi evidenzia, attraverso un percorso teorico e pratico, come la sinergia tra potenze mondiali, istituzioni internazionali e società civile sia fondamentale per affrontare le sfide del disarmo nucleare e costruire un futuro più sicuro.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/84018