This work analyses the forced sterilisation of Romani women in Czechoslovakia and its successor states, the Czech Republic and Slovakia, focusing on the role of the Council of Europe (CoE) and the European Court of Human Rights (ECtHR) in addressing these human rights violations. Through a comparative analysis, it examines the divergences in outcomes and strategies between the two states: specifically, Czech Republic’s general compensation law for victims (Act No. 297/2021 Coll.) contrasted with Slovakia’s approach of individual judicial justice. The objective is to assess the influence of international bodies in cases of systemic violence, examining the effectiveness of soft-power versus legally binding measures, and questioning the preferability of one approach over the other. The text, structured into three chapters, addresses the historical and legal context of forced sterilisation, the role of the CoE and ECtHR, and the institutional responses of the two states, evaluating their effectiveness and limitations, offering a critical perspective on the impact of European institutions in protecting human rights and promoting restorative justice.

Il lavoro analizza il fenomeno delle sterilizzazioni forzate delle donne Rom in Cecoslovacchia e nei successivi stati di Repubblica Ceca e Slovacchia, con un focus sul ruolo del Consiglio d’Europa (CdE) e della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (CtEDU) nell’affrontare tali violazioni dei diritti umani. Il lavoro esplora, tramite un'analisi comparativa, le divergenze in esiti e strategie dei due stati: in particolare la promulgazione, in Repubblica Ceca, di una legge generale di risarcimento per le vittime (n. 297/2021 sb.), in contrasto con l'approccio di giustizia giudiziaria individuale della Slovacchia. L’obiettivo di fondo è valutare il potere di azione degli organi internazionali in casi di violenza sistemica, mettendo sotto esame l'efficacia degli strumenti di soft-power e di quelli legalmente vincolanti e ponendosi il dubbio sulla preferibilità di un'approccio rispetto all'altro. Nel testo, strutturato in tre capitoli, viene affrontato il contesto storico e legale delle sterilizzazioni forzate, il ruolo del CdE e della CtEDU, e le risposte istituzionali adottate dai due Stati, valutandone l’efficacia e i limiti, offrendo una prospettiva critica sull’impatto delle istituzioni europee nella protezione dei diritti delle minoranze e nella promozione della giustizia riparativa.

Differing Paths to Justice: The Council of Europe's Impact and Limits on Forced Sterilisation of Romani Women in Czechia and Slovakia

KUCIKOVA, MARIE
2024/2025

Abstract

This work analyses the forced sterilisation of Romani women in Czechoslovakia and its successor states, the Czech Republic and Slovakia, focusing on the role of the Council of Europe (CoE) and the European Court of Human Rights (ECtHR) in addressing these human rights violations. Through a comparative analysis, it examines the divergences in outcomes and strategies between the two states: specifically, Czech Republic’s general compensation law for victims (Act No. 297/2021 Coll.) contrasted with Slovakia’s approach of individual judicial justice. The objective is to assess the influence of international bodies in cases of systemic violence, examining the effectiveness of soft-power versus legally binding measures, and questioning the preferability of one approach over the other. The text, structured into three chapters, addresses the historical and legal context of forced sterilisation, the role of the CoE and ECtHR, and the institutional responses of the two states, evaluating their effectiveness and limitations, offering a critical perspective on the impact of European institutions in protecting human rights and promoting restorative justice.
2024
Differing Paths to Justice: The Council of Europe's Impact and Limits on Forced Sterilisation of Romani Women in Czechia and Slovakia
Il lavoro analizza il fenomeno delle sterilizzazioni forzate delle donne Rom in Cecoslovacchia e nei successivi stati di Repubblica Ceca e Slovacchia, con un focus sul ruolo del Consiglio d’Europa (CdE) e della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (CtEDU) nell’affrontare tali violazioni dei diritti umani. Il lavoro esplora, tramite un'analisi comparativa, le divergenze in esiti e strategie dei due stati: in particolare la promulgazione, in Repubblica Ceca, di una legge generale di risarcimento per le vittime (n. 297/2021 sb.), in contrasto con l'approccio di giustizia giudiziaria individuale della Slovacchia. L’obiettivo di fondo è valutare il potere di azione degli organi internazionali in casi di violenza sistemica, mettendo sotto esame l'efficacia degli strumenti di soft-power e di quelli legalmente vincolanti e ponendosi il dubbio sulla preferibilità di un'approccio rispetto all'altro. Nel testo, strutturato in tre capitoli, viene affrontato il contesto storico e legale delle sterilizzazioni forzate, il ruolo del CdE e della CtEDU, e le risposte istituzionali adottate dai due Stati, valutandone l’efficacia e i limiti, offrendo una prospettiva critica sull’impatto delle istituzioni europee nella protezione dei diritti delle minoranze e nella promozione della giustizia riparativa.
Romani Women
Council of Europe
Sterilisation
Czechoslovakia
Reproductive Rights
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/84039