Il presente elaborato si pone come obiettivo quello di studiare le principali declinazioni dei principi, di rango costituzionale, di leale collaborazione e sussidiarietà, nella sua accezione verticale e orizzontale, nell’ambito del diritto del patrimonio culturale, e in particolare all’interno del d.lgs 42/2004, anche detto Codice dei beni culturali e del paesaggio. Muovendo da un'attenta esegesi dell’art. 9 Costituzione, caposaldo di tutta la disciplina di settore, ci si soffermerà dapprima sul rapporto tra tutela e valorizzazione per poi procedere con l'analisi degli strumenti giuridici più idonei ad un'amministrazione integrata dei beni culturali all'interno del noto paradigma della consensualità. L'intera riflessione, infatti, ruota attorno al ruolo che, specie nel processo di valorizzazione, è riconosciuto ai soggetti privati, tanto nella fase programmatoria quanto nella successiva fase di attuazione dello stesso, e mira a meglio definire il confine, spesso incerto, tra missione culturale e redditività economica, se non altro con riferimento a quella parte di patrimonio culturale dismesso che abbisogna di una decisa riqualificazione e di un coinvolgimento attivo dei cittadini. Così, dopo aver recuperato la nozione di beni culturali come beni di fruizione (e non di appartenenza), ed esserci intrattenuti sulla loro possibile riconducibilità alla categoria dei beni comuni, si porterà ad esempio un istituto di gestione condivisa di recente conio, i c.d. patti di collaborazione, cercando, da un lato, di abbozzare una sua corretta ricostruzione dogmatica, e dall'altro, di valutarne la concreta applicabilità ai fini di un efficace governo “sociale” del patrimonio culturale, da intendersi sempre più in termini olistici e globali, come è stato fatto con riferimento al complesso dell'Ex Villaggio Eni di Borca di Cadore, oggi al centro di una "rete" volta a promuoverne, dal basso, la sua rinascita, e per essa, la rinascita di un’intera comunità.
La tutela del patrimonio storico-artistico e del paesaggio ai fini dello sviluppo della cultura: da un'amministrazione autoritativa all'amministrazione concordata e sociale.
GALLO, GIUDITTA
2024/2025
Abstract
Il presente elaborato si pone come obiettivo quello di studiare le principali declinazioni dei principi, di rango costituzionale, di leale collaborazione e sussidiarietà, nella sua accezione verticale e orizzontale, nell’ambito del diritto del patrimonio culturale, e in particolare all’interno del d.lgs 42/2004, anche detto Codice dei beni culturali e del paesaggio. Muovendo da un'attenta esegesi dell’art. 9 Costituzione, caposaldo di tutta la disciplina di settore, ci si soffermerà dapprima sul rapporto tra tutela e valorizzazione per poi procedere con l'analisi degli strumenti giuridici più idonei ad un'amministrazione integrata dei beni culturali all'interno del noto paradigma della consensualità. L'intera riflessione, infatti, ruota attorno al ruolo che, specie nel processo di valorizzazione, è riconosciuto ai soggetti privati, tanto nella fase programmatoria quanto nella successiva fase di attuazione dello stesso, e mira a meglio definire il confine, spesso incerto, tra missione culturale e redditività economica, se non altro con riferimento a quella parte di patrimonio culturale dismesso che abbisogna di una decisa riqualificazione e di un coinvolgimento attivo dei cittadini. Così, dopo aver recuperato la nozione di beni culturali come beni di fruizione (e non di appartenenza), ed esserci intrattenuti sulla loro possibile riconducibilità alla categoria dei beni comuni, si porterà ad esempio un istituto di gestione condivisa di recente conio, i c.d. patti di collaborazione, cercando, da un lato, di abbozzare una sua corretta ricostruzione dogmatica, e dall'altro, di valutarne la concreta applicabilità ai fini di un efficace governo “sociale” del patrimonio culturale, da intendersi sempre più in termini olistici e globali, come è stato fatto con riferimento al complesso dell'Ex Villaggio Eni di Borca di Cadore, oggi al centro di una "rete" volta a promuoverne, dal basso, la sua rinascita, e per essa, la rinascita di un’intera comunità.| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/84299