L'aggiudicazione del Polo Strategico Nazionale, uno degli elementi centrali della Missione 1 del PNRR, è stata dichiarata illegittima a causa dell'illegittimità dell'esercizio del diritto di prelazione. Questo è quanto stabilito dalla V sez. del Consiglio di Stato con la sentenza n. 9210 del 24 ottobre 2023. La pronuncia in esame rappresenta un punto di svolta nella giurisprudenza italiana in materia di finanza di progetto e diritto di prelazione. Al centro della controversia vi è l’interpretazione dell’art. 183, comma 15, del Codice dei contratti pubblici ratione temporis vigente, che disciplina il diritto del promotore di subentrare nell’aggiudicazione di una concessione "alle medesime condizioni" offerte dall’aggiudicatario. La V sez. del Consiglio di Stato affronta questioni cruciali, come la distinzione tra "medesime" ed "equivalenti", il rapporto tra norme generali e speciali, e il bilanciamento tra i principi di concorrenza e tutela dell’interesse pubblico. Attraverso un’analisi approfondita, il Consiglio di Stato ha evidenziato come l’ibridazione delle offerte tecniche ed economiche possa configurare una violazione dei principi di trasparenza e parità di trattamento, trasformando il diritto di prelazione in un illegittimo affidamento diretto. La sentenza si sofferma inoltre sul risarcimento del danno, ribadendo l’importanza del principio dell’aliunde perceptum e della prova del danno, e sul ruolo della giurisprudenza europea nel garantire il rispetto dei principi di concorrenza. Questo contributo analizza i requisiti architetturali della "nuvola" pubblica, gli istituti del Partenariato Pubblico Privato e della finanza di progetto, ripercorrendo i punti salienti della sentenza, allo scopo di individuarne le implicazioni pratiche per le stazioni appaltanti e per gli operatori economici, nonché le prospettive di riforma normativa necessarie per superare le criticità emerse. La sentenza, infatti, non solo chiarisce importanti questioni giuridiche, ma offre anche spunti di riflessione sul futuro della finanza di progetto in Italia, in un contesto sempre più influenzato dalle nuove tecnologie.

Il caso del Polo Strategico Nazionale

LALLI, BEATRICE
2024/2025

Abstract

L'aggiudicazione del Polo Strategico Nazionale, uno degli elementi centrali della Missione 1 del PNRR, è stata dichiarata illegittima a causa dell'illegittimità dell'esercizio del diritto di prelazione. Questo è quanto stabilito dalla V sez. del Consiglio di Stato con la sentenza n. 9210 del 24 ottobre 2023. La pronuncia in esame rappresenta un punto di svolta nella giurisprudenza italiana in materia di finanza di progetto e diritto di prelazione. Al centro della controversia vi è l’interpretazione dell’art. 183, comma 15, del Codice dei contratti pubblici ratione temporis vigente, che disciplina il diritto del promotore di subentrare nell’aggiudicazione di una concessione "alle medesime condizioni" offerte dall’aggiudicatario. La V sez. del Consiglio di Stato affronta questioni cruciali, come la distinzione tra "medesime" ed "equivalenti", il rapporto tra norme generali e speciali, e il bilanciamento tra i principi di concorrenza e tutela dell’interesse pubblico. Attraverso un’analisi approfondita, il Consiglio di Stato ha evidenziato come l’ibridazione delle offerte tecniche ed economiche possa configurare una violazione dei principi di trasparenza e parità di trattamento, trasformando il diritto di prelazione in un illegittimo affidamento diretto. La sentenza si sofferma inoltre sul risarcimento del danno, ribadendo l’importanza del principio dell’aliunde perceptum e della prova del danno, e sul ruolo della giurisprudenza europea nel garantire il rispetto dei principi di concorrenza. Questo contributo analizza i requisiti architetturali della "nuvola" pubblica, gli istituti del Partenariato Pubblico Privato e della finanza di progetto, ripercorrendo i punti salienti della sentenza, allo scopo di individuarne le implicazioni pratiche per le stazioni appaltanti e per gli operatori economici, nonché le prospettive di riforma normativa necessarie per superare le criticità emerse. La sentenza, infatti, non solo chiarisce importanti questioni giuridiche, ma offre anche spunti di riflessione sul futuro della finanza di progetto in Italia, in un contesto sempre più influenzato dalle nuove tecnologie.
2024
The case of the National Strategic Hub
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