Background: Il maltrattamento ai minori, in forma di abuso o neglect, e altre esperienze traumatiche infantili reiterate nel tempo comportano l’attivazione cronica del sistema di risposta allo stress. Il meccanismo fisiologico di attivazione del sistema neuroendocrino e simpatico è fondamentale per la sopravvivenza dell’organismo, ma un’attivazione prolungata può comportare delle alterazioni, con conseguenze patologiche su salute, sviluppo e neurosviluppo del bambino. Scopo dello studio: Valutare l’impatto del maltrattamento sullo sviluppo e la salute del bambino, in particolare l’impatto che esperienze traumatiche croniche hanno sull’asse ipotalamo-ipofisi-surrene, mediante l’analisi del ritmo circadiano del cortisolo. Materiali e metodi: Disegno: studio osservazionale trasversale retrospettivo sul profilo di indicatori biochimici e strumentali di soggetti in età pediatrica con diagnosi di maltrattamento e/o presenza di una o più Esperienze Avverse in Infanzia. Popolazione: campione di bambini con diagnosi di maltrattamento e/o presenza di una o più Esperienze Avverse in Infanzia seguiti presso un servizio specialistico dell’Azienda Ospedaliera di Padova (Centro Regionale per la Diagnostica del Bambino Maltrattato) nel periodo 2013-2024. I pazienti sono stati sottoposti a misurazioni biochimiche (n=106), con studio del ciclo circadiano del cortisolo salivare mediante tampone Salivette. Analisi statistiche: descrittiva, univariata e bivariata. Risultati: 106 pazienti, 58% femmine e 42% maschi, di età compresa tra i 2 e i 17 anni, 62% italiani. Il 37% dei pazienti è stato valutato in regime di ricovero ordinario, il 63% in regime di Day Hospital. Il 50% dei pazienti presenta una solo diagnosi di maltrattamento, le diagnosi sono così distribuite: neglect (26%), violenza assistita (17%), abuso psico-emozionale (15%), abuso fisico (11%), chemical abuse (11%), abuso sessuale (3%), Shaken baby Syndrome (1%), separazioni conflittuali e altri ACE (10%). Il 45% delle forme sono precoci, e il 60% sono croniche. il Nel 87% dei pazienti è presente almeno 1 ACE. Dei 90 pazienti cui è stato calcolato il BMI, il 57% è sottopeso, il 33% dei pazienti presenta alterazioni psicopatologiche. Il 62% dei pazienti ha eseguito l’esame di risonanza magnetica nucleare cerebrale, di cui il 27% è risultato alterato. Il 71% ha eseguito una valutazione dell’età ossea, di cui il 49% presenta età ossea inferiore all’età anagrafica ed il 47% età ossea maggiore dell’età anagrafica. In 33 pazienti l’analisi tossicologica del capello è risultata positiva. Relativamente alla curva del cortisolo, il valore medio della curva e la deviazione standard si trovano al di sotto delle curve di riferimento Si è riscontrata un’elevata variabilità interindividuale dei cicli di andamento giornaliero del cortisolo, in particolare nelle prime ore del giorno, con una generale tendenza all’appiattimento da un lato e alcuni picchi elevati di concentrazione dall’altro. Le Cortisol Awakening Response (CAR) si distribuiscono nella popolazione con tendenze soprattutto negative e piane, oltre che positive. L’appiattimento della CAR si osserva in alcune variabili di interesse, quali precocità, cronicità, comorbidità, esposizione ad ACE. Conclusioni: Il maltrattamento e altre esperienze avverse in infanzia rappresentano delle gravi forme di stress che hanno impatto biochimico e funzionale sull’individuo. Tale impatto, mediato dalla precocità, cronicità e gravità dell’evento, può pregiudicare il fisiologico sviluppo e la salute del paziente, attraverso alterazioni dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene.
Impatto delle Esperienze Avverse in Infanzia sull'Asse Ipotalamo-Ipofisi-Surrene: l'Esperienza del Centro Regionale per la Diagnostica del Bambino Maltrattato
MICHELAZZO, RACHELE
2024/2025
Abstract
Background: Il maltrattamento ai minori, in forma di abuso o neglect, e altre esperienze traumatiche infantili reiterate nel tempo comportano l’attivazione cronica del sistema di risposta allo stress. Il meccanismo fisiologico di attivazione del sistema neuroendocrino e simpatico è fondamentale per la sopravvivenza dell’organismo, ma un’attivazione prolungata può comportare delle alterazioni, con conseguenze patologiche su salute, sviluppo e neurosviluppo del bambino. Scopo dello studio: Valutare l’impatto del maltrattamento sullo sviluppo e la salute del bambino, in particolare l’impatto che esperienze traumatiche croniche hanno sull’asse ipotalamo-ipofisi-surrene, mediante l’analisi del ritmo circadiano del cortisolo. Materiali e metodi: Disegno: studio osservazionale trasversale retrospettivo sul profilo di indicatori biochimici e strumentali di soggetti in età pediatrica con diagnosi di maltrattamento e/o presenza di una o più Esperienze Avverse in Infanzia. Popolazione: campione di bambini con diagnosi di maltrattamento e/o presenza di una o più Esperienze Avverse in Infanzia seguiti presso un servizio specialistico dell’Azienda Ospedaliera di Padova (Centro Regionale per la Diagnostica del Bambino Maltrattato) nel periodo 2013-2024. I pazienti sono stati sottoposti a misurazioni biochimiche (n=106), con studio del ciclo circadiano del cortisolo salivare mediante tampone Salivette. Analisi statistiche: descrittiva, univariata e bivariata. Risultati: 106 pazienti, 58% femmine e 42% maschi, di età compresa tra i 2 e i 17 anni, 62% italiani. Il 37% dei pazienti è stato valutato in regime di ricovero ordinario, il 63% in regime di Day Hospital. Il 50% dei pazienti presenta una solo diagnosi di maltrattamento, le diagnosi sono così distribuite: neglect (26%), violenza assistita (17%), abuso psico-emozionale (15%), abuso fisico (11%), chemical abuse (11%), abuso sessuale (3%), Shaken baby Syndrome (1%), separazioni conflittuali e altri ACE (10%). Il 45% delle forme sono precoci, e il 60% sono croniche. il Nel 87% dei pazienti è presente almeno 1 ACE. Dei 90 pazienti cui è stato calcolato il BMI, il 57% è sottopeso, il 33% dei pazienti presenta alterazioni psicopatologiche. Il 62% dei pazienti ha eseguito l’esame di risonanza magnetica nucleare cerebrale, di cui il 27% è risultato alterato. Il 71% ha eseguito una valutazione dell’età ossea, di cui il 49% presenta età ossea inferiore all’età anagrafica ed il 47% età ossea maggiore dell’età anagrafica. In 33 pazienti l’analisi tossicologica del capello è risultata positiva. Relativamente alla curva del cortisolo, il valore medio della curva e la deviazione standard si trovano al di sotto delle curve di riferimento Si è riscontrata un’elevata variabilità interindividuale dei cicli di andamento giornaliero del cortisolo, in particolare nelle prime ore del giorno, con una generale tendenza all’appiattimento da un lato e alcuni picchi elevati di concentrazione dall’altro. Le Cortisol Awakening Response (CAR) si distribuiscono nella popolazione con tendenze soprattutto negative e piane, oltre che positive. L’appiattimento della CAR si osserva in alcune variabili di interesse, quali precocità, cronicità, comorbidità, esposizione ad ACE. Conclusioni: Il maltrattamento e altre esperienze avverse in infanzia rappresentano delle gravi forme di stress che hanno impatto biochimico e funzionale sull’individuo. Tale impatto, mediato dalla precocità, cronicità e gravità dell’evento, può pregiudicare il fisiologico sviluppo e la salute del paziente, attraverso alterazioni dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene.| File | Dimensione | Formato | |
|---|---|---|---|
|
Michelazzo_Rachele.pdf
Accesso riservato
Dimensione
3.01 MB
Formato
Adobe PDF
|
3.01 MB | Adobe PDF |
The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License
https://hdl.handle.net/20.500.12608/84493