L'elaborato si propone di analizzare i c.d. reati contro la libertà sessuale con particolare attenzione all'elemento del consenso nel delitto di violenza sessuale di cui all'art. 609 bis c.p. ed alla evoluzione che la fattispecie ha sostenuto nel diritto positivo, specie con l'intervento riformatore di cui alla Legge 15 febbraio 1996, n. 66 e, soprattutto, nel diritto vivente. L'approccio utilizzato è comparatistico: ad un vaglio introduttivo della disciplina del fenomeno in Occidente - a partire dall'embrionale regolamentazione della polis ateniese sino al Codice Rocco del 1930 ed alle susseguenti leggi di riforma - seguita una analisi della vigente normativa italiana raffrontata alle scelte di politica criminale di alcuni dei principali ordinamenti europei (Francia, Germania, Regno Unito e Spagna). Un interesse speciale è rivolto alla tematica del consenso e, in particolare, alle interpretazioni evolutive della giurisprudenza che hanno consentito di apprestare tutela penale a fattispecie concrete non propriamente caratterizzate, nella condotta, da una modalità violenta, approdando, nella sostanza, ad una diversa individuazione del nucleo essenziale della norma nel semplice dissenso (o, meglio, nella semplice assenza del consenso) del soggetto passivo del reato.
Il consenso del soggetto passivo nei reati contro la libertà sessuale.
PEDRON, FRANCESCO
2024/2025
Abstract
L'elaborato si propone di analizzare i c.d. reati contro la libertà sessuale con particolare attenzione all'elemento del consenso nel delitto di violenza sessuale di cui all'art. 609 bis c.p. ed alla evoluzione che la fattispecie ha sostenuto nel diritto positivo, specie con l'intervento riformatore di cui alla Legge 15 febbraio 1996, n. 66 e, soprattutto, nel diritto vivente. L'approccio utilizzato è comparatistico: ad un vaglio introduttivo della disciplina del fenomeno in Occidente - a partire dall'embrionale regolamentazione della polis ateniese sino al Codice Rocco del 1930 ed alle susseguenti leggi di riforma - seguita una analisi della vigente normativa italiana raffrontata alle scelte di politica criminale di alcuni dei principali ordinamenti europei (Francia, Germania, Regno Unito e Spagna). Un interesse speciale è rivolto alla tematica del consenso e, in particolare, alle interpretazioni evolutive della giurisprudenza che hanno consentito di apprestare tutela penale a fattispecie concrete non propriamente caratterizzate, nella condotta, da una modalità violenta, approdando, nella sostanza, ad una diversa individuazione del nucleo essenziale della norma nel semplice dissenso (o, meglio, nella semplice assenza del consenso) del soggetto passivo del reato.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/84580