La letteratura scientifica evidenzia come l’attività fisica possa influire positivamente su vari aspetti della salute: a livello cardiovascolare l’esercizio aerobico permette di migliorare la capacità aerobica perché migliora la gittata sistolica e questo influenza la gittata cardiaca, a livello muscolo scheletrico permette di prevenire o ritardare fenomeni come la sarcopenia ovvero il fisiologico declino della massa muscolare, se questa situazione non viene contrastata l’anziano entra in un circolo nel quale inizialmente avrà una perdita di forza e quindi di qualità del muscolo che non sarà più in grado di resistere alle contrazioni continue (forza resistente) e di contrarsi in maniera rapida (potenza muscolare). Questo influenzerà anche la mobilità la mobilità articolare che nell’anziano, sedentario, sarà ridotta se non del tutto assente. Tutti fattori che inducono l’anziano a diventare un soggetto fragile. L’anziano master e l’anziano sedentario rappresentano due estremi opposti in termini di attività fisica e stile di vita. Questa tesi si propone di esplorare, attraverso un protocollo sperimentale, il ruolo dell’attività fisica nel processo di invecchiamento confrontando due popolazioni diverse. Come rispondono all’invecchiamento anziani master nei confronti di anziani sedentari? In particolare, come risponde l’apparato muscolo scheletrico? La letteratura ha dimostrato che praticare attività fisica regolare può rallentare il processo di invecchiamento e ridurre il rischio di numerose malattie croniche. Uno stile di vita attivo può quindi contribuire ad un invecchiamento sano e di successo?

Effetti di 12 settimane di allenamento con sovraccarichi in anziani sedentari e attivi

POSSAMAI, ELISA
2024/2025

Abstract

La letteratura scientifica evidenzia come l’attività fisica possa influire positivamente su vari aspetti della salute: a livello cardiovascolare l’esercizio aerobico permette di migliorare la capacità aerobica perché migliora la gittata sistolica e questo influenza la gittata cardiaca, a livello muscolo scheletrico permette di prevenire o ritardare fenomeni come la sarcopenia ovvero il fisiologico declino della massa muscolare, se questa situazione non viene contrastata l’anziano entra in un circolo nel quale inizialmente avrà una perdita di forza e quindi di qualità del muscolo che non sarà più in grado di resistere alle contrazioni continue (forza resistente) e di contrarsi in maniera rapida (potenza muscolare). Questo influenzerà anche la mobilità la mobilità articolare che nell’anziano, sedentario, sarà ridotta se non del tutto assente. Tutti fattori che inducono l’anziano a diventare un soggetto fragile. L’anziano master e l’anziano sedentario rappresentano due estremi opposti in termini di attività fisica e stile di vita. Questa tesi si propone di esplorare, attraverso un protocollo sperimentale, il ruolo dell’attività fisica nel processo di invecchiamento confrontando due popolazioni diverse. Come rispondono all’invecchiamento anziani master nei confronti di anziani sedentari? In particolare, come risponde l’apparato muscolo scheletrico? La letteratura ha dimostrato che praticare attività fisica regolare può rallentare il processo di invecchiamento e ridurre il rischio di numerose malattie croniche. Uno stile di vita attivo può quindi contribuire ad un invecchiamento sano e di successo?
2024
Effects of 12 weeks of progressive resistance training in sedentary or active older adults
anziani
allenamento
sedentari
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/84881