Questa tesi sperimentale nell’ambito della Psicologia del Traffico si è focalizzata sul tema della sostenibilità in relazione alla mobilità. La letteratura odierna suggerisce che c’è una relazione tra alcuni fattori, che possono essere interni o esterni alla persona, e la messa in atto di comportamenti pro-ambientali. Questa relazione risulta essere fondamentale all’interno del contesto della mobilità sostenibile: studiare ed evidenziare i fattori che influenzano la scelta di agire o meno in maniera positiva nei confronti dell’ambiente, permette di utilizzarli per creare interventi mirati a rendere più sostenibile questo settore. Il fattore umano risulta, infatti, una delle componenti principali nella soluzione di uno dei maggiori problemi che affligge la società e l’ambiente al giorno d’oggi: l’inquinamento creato dai gas nocivi e il conseguente cambiamento climatico. I costrutti indagati in questo studio sono: i valori (biosferici, altruisitici, edonistici ed egoistici), le credenze ambientali, le norme personali, i comportamenti pro-ambientali e un self-report sull’utilizzo dei mezzi di trasporto abituali attraverso la somministrazione rispettivamente dei questionari: Environmental Portrait Value Questionnaire (EPVQ), New Ecological Paradigm Scale (NEPs), Personal Norm Scale (PNS), Pro-Environmental Behaviour Scale (PEBS) e The Self Report Habit Index (SRHI). Il campione analizzato in questo studio è composto da 150 residenti in Veneto, 79 maschi e 71 femmine. I risultati emersi dalla ricerca confermano quanto presente in letteratura, evidenziando differenze nell’età; in particolare i giovani risultano avere credenze ambientali più alte rispetto agli adulti ma una minore messa in atto di comportamenti pro-ambientali, sempre rispetto a persone con età maggiore. Riguardo al sesso, le femmine risultano essere più attente all’ambiente e agli altri, mostrando livelli di credenze ambientali, di norme personali e di comportamenti pro-ambientali maggiori dei maschi, che invece evidenziano livelli egoistici più elevati rispetto all’altro sesso. Dopo aver discusso i risultati, vengono messi in evidenza i limiti della ricerca e i possibili spunti per studi futuri.
Una società in costante movimento: Studio intergenerazionale su come le preoccupazioni ambientali influenzano le scelte di mobilità.
ARNESANO, IRENE
2024/2025
Abstract
Questa tesi sperimentale nell’ambito della Psicologia del Traffico si è focalizzata sul tema della sostenibilità in relazione alla mobilità. La letteratura odierna suggerisce che c’è una relazione tra alcuni fattori, che possono essere interni o esterni alla persona, e la messa in atto di comportamenti pro-ambientali. Questa relazione risulta essere fondamentale all’interno del contesto della mobilità sostenibile: studiare ed evidenziare i fattori che influenzano la scelta di agire o meno in maniera positiva nei confronti dell’ambiente, permette di utilizzarli per creare interventi mirati a rendere più sostenibile questo settore. Il fattore umano risulta, infatti, una delle componenti principali nella soluzione di uno dei maggiori problemi che affligge la società e l’ambiente al giorno d’oggi: l’inquinamento creato dai gas nocivi e il conseguente cambiamento climatico. I costrutti indagati in questo studio sono: i valori (biosferici, altruisitici, edonistici ed egoistici), le credenze ambientali, le norme personali, i comportamenti pro-ambientali e un self-report sull’utilizzo dei mezzi di trasporto abituali attraverso la somministrazione rispettivamente dei questionari: Environmental Portrait Value Questionnaire (EPVQ), New Ecological Paradigm Scale (NEPs), Personal Norm Scale (PNS), Pro-Environmental Behaviour Scale (PEBS) e The Self Report Habit Index (SRHI). Il campione analizzato in questo studio è composto da 150 residenti in Veneto, 79 maschi e 71 femmine. I risultati emersi dalla ricerca confermano quanto presente in letteratura, evidenziando differenze nell’età; in particolare i giovani risultano avere credenze ambientali più alte rispetto agli adulti ma una minore messa in atto di comportamenti pro-ambientali, sempre rispetto a persone con età maggiore. Riguardo al sesso, le femmine risultano essere più attente all’ambiente e agli altri, mostrando livelli di credenze ambientali, di norme personali e di comportamenti pro-ambientali maggiori dei maschi, che invece evidenziano livelli egoistici più elevati rispetto all’altro sesso. Dopo aver discusso i risultati, vengono messi in evidenza i limiti della ricerca e i possibili spunti per studi futuri.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/84971