Il progetto “Il mondo che vogliamo… lavoriamo tutti insieme”, descritto nell’elaborato, è un vero e proprio percorso di presa di consapevolezza, realizzato per bambini frequentanti la Scuola Primaria, in particolare per le classi quarte e quinte. Tale decisione è stata ritenuta adeguata per i contenuti affrontati, i quali richiedono una capacità di ragionamento complesso e anche una discreta maturità nell’espressione verbale. Nell’ambito di tale proposta educativa si sono prese in considerazione due classi quarte di due scuole presenti nel territorio padovano (un gruppo sperimentale e un gruppo di controllo). Gli alunni del gruppo sperimentale sono stati coinvolti come autori stessi dell’intervento, incentivando la loro partecipazione sin dall’inizio del corso, fino all’ultimo incontro previsto. Le tematiche affrontate sono state diverse, in primis si è parlato di lavoro facendo distinzione tra lavoro dignitoso, ovvero un ‘buon lavoro’ dal ‘cattivo lavoro’ (lavoro non dignitoso), a seguire dell’importanza dell’istruzione delle varie minacce del mondo odierno ed infine delle professioni del futuro. Tra gli obiettivi perseguiti c’era l’intenzione di co-costruire un senso di autoefficacia in grado di portare alla percezione di sé come possibili contribuenti nell’affrontare tali minacce oggi e nel futuro, impegnandosi, ad esempio, con semplici nuove abitudini quotidiane. Il progetto si è fondato sull’idea dell’importanza dell’ausilio di esempi, commenti, domande aperte rispetto alle questioni affrontate nei diversi incontri, sia da parte della conduttrice che degli studenti. Ciascun incontro prevedeva attività differenti, visione di filmati, di immagini e/o giochi. Sono state disposte anche esercitazioni da eseguire a casa come consolidamento di quanto emerso in aula, e utilizzate come incipit nella lezione successiva in modo tale da mantenere il filo conduttore del progetto. Il training prende forma da diversi assunti e conoscenze psicologiche, tra cui la coscienza critica, costrutto introdotto da Paulo Freire, indagato a fondo in letteratura e che ha coinvolto diversi autori, nell’analisi di possibili modalità e/o interventi in grado di facilitarne lo sviluppo nei bambini e negli adolescenti. Inoltre, sono state sfruttate le conoscenze relative alla formazione e al mantenimento di stereotipi e pregiudizi, partendo dalle definizioni stesse di quest’ultimi disponibili in letteratura. È stato utile richiamare, all’interno dell’elaborato, anche i principi del Life Design su cui poggia l’intervento. Per poter, dunque, apprezzare, il progetto è necessario partire prendendo in esame tali riferimenti teorici.
Un progetto di orientamento preventivo per la scuola primaria per proiettarsi nel proprio futuro professionale
CALONEGO, REBECCA
2024/2025
Abstract
Il progetto “Il mondo che vogliamo… lavoriamo tutti insieme”, descritto nell’elaborato, è un vero e proprio percorso di presa di consapevolezza, realizzato per bambini frequentanti la Scuola Primaria, in particolare per le classi quarte e quinte. Tale decisione è stata ritenuta adeguata per i contenuti affrontati, i quali richiedono una capacità di ragionamento complesso e anche una discreta maturità nell’espressione verbale. Nell’ambito di tale proposta educativa si sono prese in considerazione due classi quarte di due scuole presenti nel territorio padovano (un gruppo sperimentale e un gruppo di controllo). Gli alunni del gruppo sperimentale sono stati coinvolti come autori stessi dell’intervento, incentivando la loro partecipazione sin dall’inizio del corso, fino all’ultimo incontro previsto. Le tematiche affrontate sono state diverse, in primis si è parlato di lavoro facendo distinzione tra lavoro dignitoso, ovvero un ‘buon lavoro’ dal ‘cattivo lavoro’ (lavoro non dignitoso), a seguire dell’importanza dell’istruzione delle varie minacce del mondo odierno ed infine delle professioni del futuro. Tra gli obiettivi perseguiti c’era l’intenzione di co-costruire un senso di autoefficacia in grado di portare alla percezione di sé come possibili contribuenti nell’affrontare tali minacce oggi e nel futuro, impegnandosi, ad esempio, con semplici nuove abitudini quotidiane. Il progetto si è fondato sull’idea dell’importanza dell’ausilio di esempi, commenti, domande aperte rispetto alle questioni affrontate nei diversi incontri, sia da parte della conduttrice che degli studenti. Ciascun incontro prevedeva attività differenti, visione di filmati, di immagini e/o giochi. Sono state disposte anche esercitazioni da eseguire a casa come consolidamento di quanto emerso in aula, e utilizzate come incipit nella lezione successiva in modo tale da mantenere il filo conduttore del progetto. Il training prende forma da diversi assunti e conoscenze psicologiche, tra cui la coscienza critica, costrutto introdotto da Paulo Freire, indagato a fondo in letteratura e che ha coinvolto diversi autori, nell’analisi di possibili modalità e/o interventi in grado di facilitarne lo sviluppo nei bambini e negli adolescenti. Inoltre, sono state sfruttate le conoscenze relative alla formazione e al mantenimento di stereotipi e pregiudizi, partendo dalle definizioni stesse di quest’ultimi disponibili in letteratura. È stato utile richiamare, all’interno dell’elaborato, anche i principi del Life Design su cui poggia l’intervento. Per poter, dunque, apprezzare, il progetto è necessario partire prendendo in esame tali riferimenti teorici.| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/84997