Screening della salute psicologica e del coping in pazienti adulti in trattamento per disturbi da trauma a confronto con un gruppo di controllo: uno studio pilota

Il trauma rappresenta un’esperienza destabilizzante che è in grado di compromettere il benessere psichico e fisico dell’individuo. L’esposizione a eventi traumatici può condurre allo sviluppo di una sintomatologia persistente e invalidante, come quella del disturbo post-traumatico da stress (PTSD), caratterizzata da pensieri ed immagini intrusive, evitamento, alterazioni cognitive ed emotive e iperattivazione fisiologica. Tuttavia, non tutti gli individui esposti ad eventi traumatici sviluppano PTSD o altre forme di psicopatologia, suggerendo il ruolo di variabili individuali nella modulazione dell’impatto del trauma. La letteratura ha evidenziato una forte associazione tra PTSD, disturbi d’ansia e depressione, suggerendo che il trauma possa agire come fattore predisponente per lo sviluppo di un quadro psicopatologico complesso e spesso caratterizzato da elevata comorbilità. Parallelamente, alcuni studi hanno sottolineato il ruolo della resilienza come fattore protettivo dallo sviluppo del PTSD, indicando come individui con una maggiore capacità di adattamento alle avversità presentino una minore vulnerabilità alla sintomatologia post-traumatica. Anche le strategie di coping giocano un ruolo cruciale: mentre l’uso di strategie adattive può facilitare il recupero dal trauma, il coping evitante è stato frequentemente associato a un peggioramento della sintomatologia post-traumatica. Inoltre, l’intolleranza all’incertezza, una caratteristica psicologica legata all’incapacità di gestire situazioni imprevedibili, è stata individuata come una variabile rilevante sia in comorbilità con il PTSD sia come conseguenza del trauma. Infine, alcuni studi hanno evidenziato il legame tra esperienze traumatiche precoci, in particolare quelle legate a fallimenti nell’attaccamento, e l’ansia da separazione in età adulta, suggerendo una possibile connessione tra queste dimensioni psicopatologiche. Il presente studio si inserisce all’interno di questo quadro teorico, ponendosi l’obiettivo di esaminare il benessere psicologico di un gruppo di soggetti con una storia di traumi multipli, già in trattamento presso un centro di psicoterapia specializzato, confrontandoli con un gruppo di controllo non clinico. In particolare, la ricerca si propone di verificare se esistano differenze significative tra i due gruppi rispetto alla sintomatologia post-traumatica e alle variabili psicopatologiche ad essa associate, quali depressione, ansia generalizzata e ansia da separazione. Inoltre, lo studio intende approfondire il ruolo di alcuni fattori di vulnerabilità e protezione, analizzando la resilienza, l’intolleranza all’incertezza e le strategie di coping utilizzate. L’elaborato è strutturato in tre capitoli. Il primo capitolo fornisce una panoramica teorica sul trauma psicologico, esaminandone le definizioni, i disturbi ad esso associati, le conseguenze a livello psicologico e fisico e i principali approcci terapeutici per il trattamento del PTSD. Il secondo capitolo approfondisce le evidenze della letteratura riguardanti le variabili indipendenti dello studio, includendo il ruolo della resilienza come fattore protettivo, le strategie di coping maggiormente adottate dai soggetti con PTSD, la frequente comorbilità tra PTSD, ansia e depressione, il rapporto tra intolleranza all’incertezza e trauma e il legame tra ansia da separazione e traumi dell’attaccamento. Il terzo capitolo, infine, presenta la metodologia dello studio sperimentale, descrivendo il campione, gli strumenti utilizzati e l’analisi dei dati, per poi discutere i risultati ottenuti e le loro implicazioni cliniche e teoriche. Attraverso questa ricerca, si intende contribuire alla comprensione dei meccanismi che influenzano l’adattamento psicologico ai traumi, con implicazioni sia in ambito clinico che nella prevenzione delle conseguenze psicopatologiche associate all’esposizione a eventi traumatici.