Possibili eventi avversi all'interno di trattamenti psicologici per la depressione: revisione sistematica e meta-analisi su studi clinici randomizzati

La depressione maggiore è un disturbo complesso e multifattoriale che necessita, nella maggior parte dei casi, di un approccio terapeutico integrato di tipo psicoterapeutico e farmacologico. Mentre la letteratura scientifica si è spesso concentrata sugli effetti collaterali associati al trattamento psicofarmacologico, non sono stati altrettanto approfonditi i potenziali eventi avversi derivanti dal trattamento psicoterapeutico. Questo evidenzia la necessità di un'indagine più approfondita per garantire una comprensione completa dei rischi e benefici delle terapie disponibili, al fine di ottimizzare la cura del paziente. Attraverso una revisione sistematica di studi clinici randomizzati, presenti all’interno di un database di riferimento, sono stati identificati 74 studi che confrontano il trattamento psicoterapeutico, farmacologico e/o combinato, nell’ambito della depressione maggiore. Di questi, sono stati selezionati gli studi che riportavano una metodologia di valutazione e monitoraggio degli eventi avversi all’interno del gruppo di psicoterapia. Successivamente, è stata implementata una meta-analisi, con lo scopo di valutare la prevalenza dei tassi di abbandono dovuta a eventi avversi dal numero totale dei drop-out nei gruppi di psicoterapia, e dal numero totale dei soggetti randomizzati, sempre all’interno del gruppo di psicoterapia. Dai risultati è emerso che il 36,5% dei trial ha inserito una metodologia di valutazione degli eventi avversi anche nel gruppo di psicoterapia. La percentuale di abbandono dovuta a eventi avversi rispetto al totale degli abbandoni nei gruppi di psicoterapia è stata del 15,5%, mentre la percentuale di abbandono per eventi avversi rispetto al totale dei soggetti randomizzati nei gruppi di psicoterapia è stata dell'1,19%. Nonostante la rilevanza clinica dei possibili eventi avversi all’interno di un trattamento di psicoterapia, in persone con diagnosi di depressione maggiore, la ricerca attuale non approfondisce in maniera dettagliata l’argomento, per cui sono necessari ulteriori studi per fornire un contributo significativo alla pratica clinica.