Introduzione La sessualità rappresenta una dimensione fondamentale dell’esistenza umana, strettamente correlata al benessere psicofisico della persona. Nonostante ciò, nel contesto della salute mentale, tale aspetto viene spesso poco considerato. In ambito residenziale, dove l’assistenza si svolge in maniera continuativa, l’educazione sessuale può rappresentare un elemento importante nel percorso riabilitativo del paziente. Tuttavia, tale tematica è spesso ostacolata da poca formazione e influenze culturali limitando la messa in atto di interventi educativi mirati. Obiettivo dello studio L’obiettivo del presente elaborato è quello di esplorare il ruolo dell’infermiere nell’educazione alla sessualità rivolta a pazienti con patologia psichiatrica inseriti in comunità residenziale. La tesi si propone di analizzare le difficoltà presenti nell’affrontare questo tema in ambito clinico e di proporre un modello educativo replicabile, volto a favorire la consapevolezza sessuale, la prevenzione dei comportamenti a rischio e la promozione di relazioni affettive sane. Materiali e metodi Lo studio è stato condotto attraverso una revisione della letteratura, consultando banche dati scientifiche quali PubMed, ISS, Journal of Psychosocial Nursing and Mental Health Services e altre fonti istituzionali. È stato adottato il metodo PIO (Popolazione, Intervento, Outcome). In seguito, è stata sviluppata una proposta progettuale educativa da applicare in contesto residenziale, strutturata in otto incontri tematici di gruppo. Risultati Dall’analisi della letteratura è emerso che, sebbene vi sia un riconoscimento dell’importanza dell’educazione sessuale rispetto a interventi educativi scolastici o adolescenziali, nella salute mentale mancano interventi chiari e modelli standardizzati. Gli infermieri riconoscono la rilevanza del tema, ma spesso non dispongono di strumenti adeguati per affrontarlo con i pazienti. Conclusione In base ai risultati ottenuti si è deciso di stilare una proposta progettuale che potesse essere replicabile nei diversi contesti residenziali, fornendo delle indicazioni rispetto alle tematiche che tengano conto dei bisogni portati dalle persone con disagio psichico. I singoli interventi possono essere poi personalizzati e adattati in base al gruppo specifico di pazienti, scegliendo le metodologie con cui svolgere gli incontri e la modalità di gestione del gruppo.
Ruolo dell’infermiere nell' educazione alla sessualità: supporto ed approccio integrato al paziente in comunità residenziale
DAVIDESCU, PAULA NICOLETA
2023/2024
Abstract
Introduzione La sessualità rappresenta una dimensione fondamentale dell’esistenza umana, strettamente correlata al benessere psicofisico della persona. Nonostante ciò, nel contesto della salute mentale, tale aspetto viene spesso poco considerato. In ambito residenziale, dove l’assistenza si svolge in maniera continuativa, l’educazione sessuale può rappresentare un elemento importante nel percorso riabilitativo del paziente. Tuttavia, tale tematica è spesso ostacolata da poca formazione e influenze culturali limitando la messa in atto di interventi educativi mirati. Obiettivo dello studio L’obiettivo del presente elaborato è quello di esplorare il ruolo dell’infermiere nell’educazione alla sessualità rivolta a pazienti con patologia psichiatrica inseriti in comunità residenziale. La tesi si propone di analizzare le difficoltà presenti nell’affrontare questo tema in ambito clinico e di proporre un modello educativo replicabile, volto a favorire la consapevolezza sessuale, la prevenzione dei comportamenti a rischio e la promozione di relazioni affettive sane. Materiali e metodi Lo studio è stato condotto attraverso una revisione della letteratura, consultando banche dati scientifiche quali PubMed, ISS, Journal of Psychosocial Nursing and Mental Health Services e altre fonti istituzionali. È stato adottato il metodo PIO (Popolazione, Intervento, Outcome). In seguito, è stata sviluppata una proposta progettuale educativa da applicare in contesto residenziale, strutturata in otto incontri tematici di gruppo. Risultati Dall’analisi della letteratura è emerso che, sebbene vi sia un riconoscimento dell’importanza dell’educazione sessuale rispetto a interventi educativi scolastici o adolescenziali, nella salute mentale mancano interventi chiari e modelli standardizzati. Gli infermieri riconoscono la rilevanza del tema, ma spesso non dispongono di strumenti adeguati per affrontarlo con i pazienti. Conclusione In base ai risultati ottenuti si è deciso di stilare una proposta progettuale che potesse essere replicabile nei diversi contesti residenziali, fornendo delle indicazioni rispetto alle tematiche che tengano conto dei bisogni portati dalle persone con disagio psichico. I singoli interventi possono essere poi personalizzati e adattati in base al gruppo specifico di pazienti, scegliendo le metodologie con cui svolgere gli incontri e la modalità di gestione del gruppo.| File | Dimensione | Formato | |
|---|---|---|---|
|
Davidescu.Paula.Nicoleta.2050387.pdf
accesso aperto
Dimensione
584.49 kB
Formato
Adobe PDF
|
584.49 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License
https://hdl.handle.net/20.500.12608/85363