INTRODUZIONE – Lo studio dell'invecchiamento risale agli inizi del XX secolo ed è rimasto un tema centrale, specialmente in medicina umana. Un approccio meccanicistico ha portato all'identificazione di 12 "hallmarks" dell'invecchiamento, uno dei quali è l'inflammaging, un'infiammazione cronica legata all'età. Nell'uomo, l'inflammaging è associato a malattie come aterosclerosi, diabete e malattie neurodegenerative. Nel cane, tuttavia, il legame tra inflammaging e malattie legate all'età è ancora poco chiaro. Questo studio mira a identificare segni di inflammaging nei cani. MATERIALI E METODI – Sono stati analizzati 209 cani della provincia di Padova, tutti oltre i 5 anni e privi di malattie acute. I dati sono stati raccolti tramite questionari, visite cliniche ed esami di laboratorio (emocromo, analisi biochimica, elettroforesi). L'analisi ha riguardato i risultati preliminari (T0) di un progetto longitudinale dalla durata di 2 anni "Old Dog". RISULTATI – Sono stati analizzati i risultati di emocromo, analisi biochimiche ed elettroforesi in cani di età compresa tra 5 e 15 anni. Utilizzando la regressione lineare, sono stati individuati 18 parametri che variano con l'età, indicanti cambiamenti biologici lenti. Tra questi, fosfatasi alcalina, azotemia, colesterolo, creatinina, piastrine e albumina mostrano variazioni con l'età, segnalando un'infiammazione cronica. In particolare, l'aumento delle piastrine e della frazione alfa2 dell'elettroforesi suggerisce un'infiammazione persistente, mentre l'alterazione del metabolismo lipidico e la diminuzione della creatinina indicano cambiamenti nella massa muscolare e possibile lipotossicità. CONCLUSIONI – I risultati suggeriscono che l'inflammaging è presente anche nei cani, con evidenti segni di infiammazione cronica legata all'età. Tuttavia, è ancora incerto se questo fenomeno abbia effetti negativi significativi sulla salute dei cani anziani.
Possibile ruolo dell' infiammazione cronica nell'invecchiamento del cane: risultati preliminari del progetto Old Dog
MANZINI, CHIARA
2024/2025
Abstract
INTRODUZIONE – Lo studio dell'invecchiamento risale agli inizi del XX secolo ed è rimasto un tema centrale, specialmente in medicina umana. Un approccio meccanicistico ha portato all'identificazione di 12 "hallmarks" dell'invecchiamento, uno dei quali è l'inflammaging, un'infiammazione cronica legata all'età. Nell'uomo, l'inflammaging è associato a malattie come aterosclerosi, diabete e malattie neurodegenerative. Nel cane, tuttavia, il legame tra inflammaging e malattie legate all'età è ancora poco chiaro. Questo studio mira a identificare segni di inflammaging nei cani. MATERIALI E METODI – Sono stati analizzati 209 cani della provincia di Padova, tutti oltre i 5 anni e privi di malattie acute. I dati sono stati raccolti tramite questionari, visite cliniche ed esami di laboratorio (emocromo, analisi biochimica, elettroforesi). L'analisi ha riguardato i risultati preliminari (T0) di un progetto longitudinale dalla durata di 2 anni "Old Dog". RISULTATI – Sono stati analizzati i risultati di emocromo, analisi biochimiche ed elettroforesi in cani di età compresa tra 5 e 15 anni. Utilizzando la regressione lineare, sono stati individuati 18 parametri che variano con l'età, indicanti cambiamenti biologici lenti. Tra questi, fosfatasi alcalina, azotemia, colesterolo, creatinina, piastrine e albumina mostrano variazioni con l'età, segnalando un'infiammazione cronica. In particolare, l'aumento delle piastrine e della frazione alfa2 dell'elettroforesi suggerisce un'infiammazione persistente, mentre l'alterazione del metabolismo lipidico e la diminuzione della creatinina indicano cambiamenti nella massa muscolare e possibile lipotossicità. CONCLUSIONI – I risultati suggeriscono che l'inflammaging è presente anche nei cani, con evidenti segni di infiammazione cronica legata all'età. Tuttavia, è ancora incerto se questo fenomeno abbia effetti negativi significativi sulla salute dei cani anziani.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/85418