Introduzione: La malattia renale cronica rappresenta una condizione progressiva e irreversibile che colpisce circa il 10% della popolazione globale. Nella sua fase terminale, richiede trattamenti sostitutivi come l’emodialisi, che impattano profondamente sulla qualità di vita. L’aderenza terapeutica assume un ruolo chiave nel garantire l’efficacia del trattamento ma è spesso compromessa da vari fattori. Obiettivi: Obiettivo dello studio è identificare, attraverso una revisione della letteratura, gli interventi educativi infermieristici più efficaci per migliorare l’aderenza terapeutica e la qualità della vita nelle persone sottoposte a emodialisi. Materiali e Metodi: È stata condotta una revisione della letteratura nel gennaio 2025 sulla banca dati PubMed, a partire dal quesito di ricerca e definendo le parole chiave attraverso la definizione del PIO. Sono stati inclusi sette studi sperimentali (RCT e quasi-sperimentali) pubblicati negli ultimi 10 anni in lingua italiana o inglese. Risultati: Gli interventi educativi basati su modelli teorici (Bandura, Pender) hanno mostrato un miglioramento significativo nell’autoefficacia, nell’aderenza e nella qualità della vita. Programmi strutturati come il Dialysis Optimal Health Program (DOHP) e il Clark Comfortable Nursing Approach hanno evidenziato un impatto positivo sulla gestione della malattia, sul benessere psicologico e sull’autonomia. Anche interventi a distanza (SMS, follow-up telefonico) e tecniche specifiche (respirazione guidata, esercizio fisico intradialitico) si sono rivelati efficaci nel potenziare la partecipazione attiva del paziente e ridurre i sintomi depressivi e la fatica. Discussione e conclusione: Tutti gli studi confermano il valore degli interventi educativi infermieristici nella promozione dell’aderenza terapeutica. L’empowerment del paziente, supportato da un’educazione personalizzata e continua, si dimostra essenziale per affrontare le sfide della cronicità. La relazione infermiere-paziente emerge come leva fondamentale per costruire un’alleanza terapeutica solida e duratura. L’infermiere attraverso questi approcci riveste il ruolo di facilitatore di consapevolezza, per potenziare l’autonomia e benessere globale dell’assistito.
Migliorare l’Aderenza Terapeutica in Emodialisi: Efficacia degli Interventi Educativi Infermieristici
DAL ZILIO, LORENZO
2023/2024
Abstract
Introduzione: La malattia renale cronica rappresenta una condizione progressiva e irreversibile che colpisce circa il 10% della popolazione globale. Nella sua fase terminale, richiede trattamenti sostitutivi come l’emodialisi, che impattano profondamente sulla qualità di vita. L’aderenza terapeutica assume un ruolo chiave nel garantire l’efficacia del trattamento ma è spesso compromessa da vari fattori. Obiettivi: Obiettivo dello studio è identificare, attraverso una revisione della letteratura, gli interventi educativi infermieristici più efficaci per migliorare l’aderenza terapeutica e la qualità della vita nelle persone sottoposte a emodialisi. Materiali e Metodi: È stata condotta una revisione della letteratura nel gennaio 2025 sulla banca dati PubMed, a partire dal quesito di ricerca e definendo le parole chiave attraverso la definizione del PIO. Sono stati inclusi sette studi sperimentali (RCT e quasi-sperimentali) pubblicati negli ultimi 10 anni in lingua italiana o inglese. Risultati: Gli interventi educativi basati su modelli teorici (Bandura, Pender) hanno mostrato un miglioramento significativo nell’autoefficacia, nell’aderenza e nella qualità della vita. Programmi strutturati come il Dialysis Optimal Health Program (DOHP) e il Clark Comfortable Nursing Approach hanno evidenziato un impatto positivo sulla gestione della malattia, sul benessere psicologico e sull’autonomia. Anche interventi a distanza (SMS, follow-up telefonico) e tecniche specifiche (respirazione guidata, esercizio fisico intradialitico) si sono rivelati efficaci nel potenziare la partecipazione attiva del paziente e ridurre i sintomi depressivi e la fatica. Discussione e conclusione: Tutti gli studi confermano il valore degli interventi educativi infermieristici nella promozione dell’aderenza terapeutica. L’empowerment del paziente, supportato da un’educazione personalizzata e continua, si dimostra essenziale per affrontare le sfide della cronicità. La relazione infermiere-paziente emerge come leva fondamentale per costruire un’alleanza terapeutica solida e duratura. L’infermiere attraverso questi approcci riveste il ruolo di facilitatore di consapevolezza, per potenziare l’autonomia e benessere globale dell’assistito.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/85460