Background: In relazione all’aumento dell’aspettativa di vita e alle sempre crescenti possibilità terapeutiche per le patologie cardiovascolari raggiunte negli ultimi anni, un numero sempre maggiore di anziani è affetto da scompenso cardiaco. Si tratta di una condizione gravata da elevata mortalità ed elevati tassi di ospedalizzazione. D’altra parte, è stato dimostrato che un accurato programma di follow-up clinico può limitare l’insorgenza di tali eventi avversi. Sono perciò sorte diverse tipologie ambulatoriali dedicate al monitoraggio nel tempo di pazienti affetti da scompenso cardiaco. Un’altra grande innovazione in ambito sanitario è stata la telemedicina. Quest’ultima è un’ importante risorsa che permetterà a chiunque abbia difficoltà o si trovi nell’impossibilità di raggiungere le Strutture sanitarie di essere appropriatamente monitorato dai programmi di follow-up. Per tali motivi dal 2023 è stato attivato dal Reparto di Geriatria dell’Ospedale Ca’ Foncello di Treviso un ambulatorio per il follow-up dei pazienti dimessi dopo ricovero per scompenso cardiaco. La maggior parte delle attività svolte da questo ambulatorio prevede la modalità di tele-visita. L’obiettivo di questo studio è valutare se vi sia stato beneficio, in termini di mortalità e tasso di ri-ospedalizzazione post-ricovero, per i pazienti seguiti da tale ambulatorio, confrontati con un gruppo di pazienti dimessi precendentemente l'attivazione dell'ambulatorio. Materiali e metodi: Lo studio condotto è di tipo osservazionale retrospettivo. Con questo studio sono state valutate mortalità e ri-ospedalizzazioni di 60 pazienti dimessi da Maggio 2023 a Gennaio 2025. Questi pazienti sono stati coinvolti in un programma di follow up con controlli periodici presso l’ambulatorio scompenso in telemedicina del Reparto di Geriatria. Il risultato veniva confrontato con quello di 60 pazienti dimessi tra Gennaio 2022 ad Aprile 2023 che invece non erano stati seguiti dall’ambulatorio ma affidati alle cure convenzionali. Tra i criteri di inclusione sono stati considerati: consenso del paziente; precedente ricovero nel reparto di Geriatria per scompenso cardiaco; capacità di misurazione del peso e della pressione presso il domicilio; presenza di care-giver attendibile o capacità del paziente di gestire le visite in telemedicina. Sono stati esclusi pazienti residenti in Strutture per anziani e pazienti in attesa di procedure cardiologiche invasive. Sono stati valutati inoltre i parametri vitali (pressione arteriosa, frequenza cardiaca), il peso corporeo e alcuni valori ematochimici (concentrazione di emoglobina, creatininemia, NT-proBNP). Per ogni paziente è stato stimato il livello di autonomia secondo la scala Barthel e veniva quantificata la comorbilità mediante il punteggio CIRS. Sono state inoltre registrate le principali terapie cardiologiche. Risultati: I due gruppi erano sovrapponibili per età, sesso, grado di autonomia (punteggio Barthel) e indice di comorbidità (punteggio CIRS). Sono state osservate differenze nella distribuzione delle terapie in quanto il gruppo di intervento riceveva in percentuale maggiore la terapia cardiologica ottimizzata, con particolare riferimento a un maggiore utilizzo di SGLT2i. Dallo studio degli outcome è stato osservato che i pazienti seguiti dall’ambulatorio presentavano un tasso minore di decessi rispetto ai pazienti non seguiti dall’ambulatorio. Il tasso di re-ricoveri per scompenso cardiaco beneficiava in modo differente dell’effetto ambulatoriale in base al periodo considerato: questo è infatti risultato statisticamente significativo solamente nel periodo di valutazione a 1 anno dal ricovero, mentre veniva persa la significatività a 2 anni. La mortalità invece risultava ridotta nel gruppo albulatoriale.
Impatto su riospedalizzazione e mortalità di un ambulatorio in telemedicina dedicato al follow-up dei pazienti dimessi con diagnosi di scompenso cardiaco da un reparto di geriatria
GALLINARI, SOFIA
2024/2025
Abstract
Background: In relazione all’aumento dell’aspettativa di vita e alle sempre crescenti possibilità terapeutiche per le patologie cardiovascolari raggiunte negli ultimi anni, un numero sempre maggiore di anziani è affetto da scompenso cardiaco. Si tratta di una condizione gravata da elevata mortalità ed elevati tassi di ospedalizzazione. D’altra parte, è stato dimostrato che un accurato programma di follow-up clinico può limitare l’insorgenza di tali eventi avversi. Sono perciò sorte diverse tipologie ambulatoriali dedicate al monitoraggio nel tempo di pazienti affetti da scompenso cardiaco. Un’altra grande innovazione in ambito sanitario è stata la telemedicina. Quest’ultima è un’ importante risorsa che permetterà a chiunque abbia difficoltà o si trovi nell’impossibilità di raggiungere le Strutture sanitarie di essere appropriatamente monitorato dai programmi di follow-up. Per tali motivi dal 2023 è stato attivato dal Reparto di Geriatria dell’Ospedale Ca’ Foncello di Treviso un ambulatorio per il follow-up dei pazienti dimessi dopo ricovero per scompenso cardiaco. La maggior parte delle attività svolte da questo ambulatorio prevede la modalità di tele-visita. L’obiettivo di questo studio è valutare se vi sia stato beneficio, in termini di mortalità e tasso di ri-ospedalizzazione post-ricovero, per i pazienti seguiti da tale ambulatorio, confrontati con un gruppo di pazienti dimessi precendentemente l'attivazione dell'ambulatorio. Materiali e metodi: Lo studio condotto è di tipo osservazionale retrospettivo. Con questo studio sono state valutate mortalità e ri-ospedalizzazioni di 60 pazienti dimessi da Maggio 2023 a Gennaio 2025. Questi pazienti sono stati coinvolti in un programma di follow up con controlli periodici presso l’ambulatorio scompenso in telemedicina del Reparto di Geriatria. Il risultato veniva confrontato con quello di 60 pazienti dimessi tra Gennaio 2022 ad Aprile 2023 che invece non erano stati seguiti dall’ambulatorio ma affidati alle cure convenzionali. Tra i criteri di inclusione sono stati considerati: consenso del paziente; precedente ricovero nel reparto di Geriatria per scompenso cardiaco; capacità di misurazione del peso e della pressione presso il domicilio; presenza di care-giver attendibile o capacità del paziente di gestire le visite in telemedicina. Sono stati esclusi pazienti residenti in Strutture per anziani e pazienti in attesa di procedure cardiologiche invasive. Sono stati valutati inoltre i parametri vitali (pressione arteriosa, frequenza cardiaca), il peso corporeo e alcuni valori ematochimici (concentrazione di emoglobina, creatininemia, NT-proBNP). Per ogni paziente è stato stimato il livello di autonomia secondo la scala Barthel e veniva quantificata la comorbilità mediante il punteggio CIRS. Sono state inoltre registrate le principali terapie cardiologiche. Risultati: I due gruppi erano sovrapponibili per età, sesso, grado di autonomia (punteggio Barthel) e indice di comorbidità (punteggio CIRS). Sono state osservate differenze nella distribuzione delle terapie in quanto il gruppo di intervento riceveva in percentuale maggiore la terapia cardiologica ottimizzata, con particolare riferimento a un maggiore utilizzo di SGLT2i. Dallo studio degli outcome è stato osservato che i pazienti seguiti dall’ambulatorio presentavano un tasso minore di decessi rispetto ai pazienti non seguiti dall’ambulatorio. Il tasso di re-ricoveri per scompenso cardiaco beneficiava in modo differente dell’effetto ambulatoriale in base al periodo considerato: questo è infatti risultato statisticamente significativo solamente nel periodo di valutazione a 1 anno dal ricovero, mentre veniva persa la significatività a 2 anni. La mortalità invece risultava ridotta nel gruppo albulatoriale.| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/86201