In questa tesi verrà analizzato come il concetto di “famiglia naturale” – nel senso dell’ideale sociale secondo cui la base della società sarebbe la coppia eterosessuale – in alcuni casi possa costituire un fattore di rischio all’interno delle relazioni di coppia. Questo ideale impone alle coppie una pressione sociale nel mantenere un’apparenza stabile e perfetta di famiglia, anche quando sono presenti disturbi psichiatrici e psicologici poco o non trattati. Il lavoro si focalizza anche sui disturbi di personalità, come il disturbo dipendente di p., il disturbo narcisistico di p., il disturbo antisociale di p. e il disturbo borderline di p., inoltre analizza la cosiddetta sindrome di Florence Nightingale, nel modo in cui le persone affette da questa patologia possano sostenere dinamiche di controllo e manipolazione nei confronti del partner. Inoltre, in questo contesto, la presente tesi ci si propone di analizzare come il lavoro multidisciplinare tra il professionista dei servizi sociali e il professionista della salute mentale possa essere un fattore protettivo importante nella gestione dei casi e promuovente nel mettere in atto interventi mirati e personalizzati. La tesi include anche le coppie formate da persone LGBT, riconoscendo spazio a queste realtà relazionali anche al fine di rispecchiare una visione più autentica e contemporanea della società e contribuire alla costruzione di un sapere più inclusivi che valorizzi tutte le forme di affettività. In questo elaborato si è scelto di focalizzare l’attenzione esclusivamente sulle persone Lesbiche, Gay, Bisessuali e Trans, prendendo in considerazione gli orientamenti sessuali che sono interessati ad avere un coinvolgimento affettivo e/o sessuale con un partner. L’obiettivo di questa ricerca è di fornire una panoramica riflessiva e critica su come la perpetuazione di modelli culturali e ideali sociali rigidi possa inficiare sul riconoscimento dei disturbi e delle sindromi e la gestione delle relative dinamiche disfunzionali all’interno di una coppia, eterosessuale o LGBT, e come sia fondamentale un lavoro integrato tra assistente sociale e psichiatra anche nel promuovere una maggiore consapevolezza per prevenire il ripetersi di situazioni pregiudizievoli. Il desiderio è quello di promuovere una comprensione più multidimensionale rispetto a queste dinamiche relazionali, che tenga conto della complessità del contesto in cui siamo inseriti e della necessità di interventi multidisciplinari e personalizzati.
La psicopatologia e le relazioni disfunzionali di coppia
BORINA, MARTA
2024/2025
Abstract
In questa tesi verrà analizzato come il concetto di “famiglia naturale” – nel senso dell’ideale sociale secondo cui la base della società sarebbe la coppia eterosessuale – in alcuni casi possa costituire un fattore di rischio all’interno delle relazioni di coppia. Questo ideale impone alle coppie una pressione sociale nel mantenere un’apparenza stabile e perfetta di famiglia, anche quando sono presenti disturbi psichiatrici e psicologici poco o non trattati. Il lavoro si focalizza anche sui disturbi di personalità, come il disturbo dipendente di p., il disturbo narcisistico di p., il disturbo antisociale di p. e il disturbo borderline di p., inoltre analizza la cosiddetta sindrome di Florence Nightingale, nel modo in cui le persone affette da questa patologia possano sostenere dinamiche di controllo e manipolazione nei confronti del partner. Inoltre, in questo contesto, la presente tesi ci si propone di analizzare come il lavoro multidisciplinare tra il professionista dei servizi sociali e il professionista della salute mentale possa essere un fattore protettivo importante nella gestione dei casi e promuovente nel mettere in atto interventi mirati e personalizzati. La tesi include anche le coppie formate da persone LGBT, riconoscendo spazio a queste realtà relazionali anche al fine di rispecchiare una visione più autentica e contemporanea della società e contribuire alla costruzione di un sapere più inclusivi che valorizzi tutte le forme di affettività. In questo elaborato si è scelto di focalizzare l’attenzione esclusivamente sulle persone Lesbiche, Gay, Bisessuali e Trans, prendendo in considerazione gli orientamenti sessuali che sono interessati ad avere un coinvolgimento affettivo e/o sessuale con un partner. L’obiettivo di questa ricerca è di fornire una panoramica riflessiva e critica su come la perpetuazione di modelli culturali e ideali sociali rigidi possa inficiare sul riconoscimento dei disturbi e delle sindromi e la gestione delle relative dinamiche disfunzionali all’interno di una coppia, eterosessuale o LGBT, e come sia fondamentale un lavoro integrato tra assistente sociale e psichiatra anche nel promuovere una maggiore consapevolezza per prevenire il ripetersi di situazioni pregiudizievoli. Il desiderio è quello di promuovere una comprensione più multidimensionale rispetto a queste dinamiche relazionali, che tenga conto della complessità del contesto in cui siamo inseriti e della necessità di interventi multidisciplinari e personalizzati.| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/86299