JAWDAT SAID: UNA VISIONE NON VIOLENTA PER IL CAMBIAMENTO SOCIALE E IL CONCETTO DI GIUSTIZIA NELLA TRADIZIONE ISLAMICA

This thesis analyses the thought of Jawdat Said, a Syrian intellectual and theologian, known for his vision of social change based on non-violence and the concept of justice according to Islamic tradition. In a historical and political context marked by conflict and repression, Said proposes an alternative path, inspired by the ethical and moral values of Islam, which rejects the use of force as a means of changing society. Through his interpretation of the Quran, he emphasises the importance of knowledge, individual responsibility and dialogue as fundamental tools for change. The thesis describes Jawdat Said's life and thought, highlighting the influences of other thinkers from the Islamic world and beyond on his intellectual formation. Furthermore, it analyses one of his works in Arabic, not yet known to Western audiences, entitled ‘Why all this phobia towards Islam and how did the fear begin?!’. Particular attention is given to the concept of justice in the Islamic tradition, whose most significant meanings and ideas of the most influential Muslim thinkers are explored; and to the way Said interprets the concept of jihad, which marginalises the use of force by giving greater importance to personal commitment to truth and justice. The aim of this thesis is to highlight how Islam is open to dialogue and is compatible with Western culture, where Jawdat Said's vision represents a concrete and peaceful proposal to address the crises in the Arab-Islamic world, offering an alternative to extremism and a way to a more just and inclusive society.

Questa tesi analizza il pensiero di Jawdat Said, intellettuale e teologo siriano, noto per la sua visione del cambiamento sociale basata sulla non violenza e il concetto di giustizia secondo la tradizione islamica. In un contesto storico e politico segnato da conflitti e repressioni, Said propone una via alternativa, ispirata ai valori etici e morali dell’Islam, che rifiuta l’uso della forza come mezzo di cambiamento della società. Attraverso la sua interpretazione del Corano, egli sottolinea l’importanza della conoscenza, della responsabilità individuale e del dialogo come strumenti fondamentali per il cambiamento. La tesi descrive la vita di Jawdat Said e il suo pensiero, mettendo in evidenza le influenze di altri pensatori del mondo islamico, e non solo, sulla sua formazione intellettuale. Inoltre, analizza una sua opera in lingua araba, non ancora nota al pubblico occidentale, dal titolo “Perché tutta questa fobia verso l’Islam e come è cominciata la paura?!”. Particolare attenzione è data al concetto di giustizia nella tradizione islamica, di cui si esplorano le accezioni più significative e le idee dei più influenti pensatori musulmani; e al modo in cui Said interpreta il concetto di jihad che marginalizza l’uso della forza dando maggior rilevanza all’impegno personale verso la verità e la giustizia. L’obiettivo della tesi è mettere in evidenza come l’Islam sia aperto al dialogo e sia compatibile con la cultura occidentale, laddove la visione di Jawdat Said rappresenta una proposta concreta e pacifica per affrontare le crisi del mondo arabo-islamico, offrendo un’alternativa all’estremismo e una via per una società più giusta e inclusiva.