Il presente elaborato analizza l’evoluzione storica dei flussi migratori portoghesi tra il XIX e il XXI secolo, con particolare attenzione alla transizione da paese di emigrazione a paese di immigrazione. Inizialmente, il Portogallo ha conosciuto significative ondate migratorie verso il Brasile e le colonie africane, spinte da fattori economici, politici e sociali. Successivamente, nel XX secolo, l’instabilità interna e il regime autoritario di Salazar hanno intensificato l’emigrazione verso l’Europa occidentale, in particolare Francia e Germania. La Rivoluzione dei Garofani del 1974 ha segnato una svolta, avviando la decolonizzazione e provocando il ritorno forzato di circa 500.000 “retornados” dal continente africano. Questo flusso ha coinciso con l’arrivo di migranti provenienti dalle ex colonie (PALOP), generando nuove dinamiche sociali e tensioni interne. L’ingresso del Portogallo nella Comunità Economica Europea nel 1986 ha trasformato il paese in una meta d’immigrazione, rafforzata dalle riforme legislative e dalle opportunità offerte da un’economia in espansione. L’elaborato si conclude analizzando le sfide contemporanee legate alla globalizzazione, alle nuove ondate migratorie e alla necessità di politiche inclusive in un contesto sempre più interconnesso.
MIGRAZIONI E POLITICHE MIGRATORIE E DI CITTADINANZA IN PORTOGALLO: UN PERCORSO STORICO TRA EMIGRAZIONE, DECOLONIZZAZIONE E INCLUSIONE EUROPEA
BARETTA, ALESSIO
2024/2025
Abstract
Il presente elaborato analizza l’evoluzione storica dei flussi migratori portoghesi tra il XIX e il XXI secolo, con particolare attenzione alla transizione da paese di emigrazione a paese di immigrazione. Inizialmente, il Portogallo ha conosciuto significative ondate migratorie verso il Brasile e le colonie africane, spinte da fattori economici, politici e sociali. Successivamente, nel XX secolo, l’instabilità interna e il regime autoritario di Salazar hanno intensificato l’emigrazione verso l’Europa occidentale, in particolare Francia e Germania. La Rivoluzione dei Garofani del 1974 ha segnato una svolta, avviando la decolonizzazione e provocando il ritorno forzato di circa 500.000 “retornados” dal continente africano. Questo flusso ha coinciso con l’arrivo di migranti provenienti dalle ex colonie (PALOP), generando nuove dinamiche sociali e tensioni interne. L’ingresso del Portogallo nella Comunità Economica Europea nel 1986 ha trasformato il paese in una meta d’immigrazione, rafforzata dalle riforme legislative e dalle opportunità offerte da un’economia in espansione. L’elaborato si conclude analizzando le sfide contemporanee legate alla globalizzazione, alle nuove ondate migratorie e alla necessità di politiche inclusive in un contesto sempre più interconnesso.| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/86389