Intelligenza Artificiale e supremazia tecnologica: la centralità dell’hardware nella nuova architettura della balance of power

Lo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale ha avuto impatti significativi sul piano tecnico-scientifico e sul versante geopolitico, economico e ambientale. L’implementazione di questa nuova tecnologia, quindi, rappresenta una delle trasformazioni tecnologiche più dirompenti del XXI secolo. Questo elaborato finale si pone l’obiettivo di esplorare in maniera approfondita la connessione tra l’avanzamento dell’IA e il nuovo bilanciamento degli equilibri globali di potere ponendo al centro dell’analisi il ruolo strategico dell’hardware e dei semiconduttori. Si parte da una definizione teorica di Intelligenza artificiale e dei suoi prerequisiti strutturali per poi arrivare a descrivere l’ecosistema tecnico e industriale che ne permette il funzionamento. Si evidenzia come la filiera dei chip sia profondamente interconnessa e geograficamente distribuita, anche se altamente concentrata in pochi attori chiave come NVIDIA, TSMC e ASML. Ciò crea una dipendenza tecnologica strutturale che diviene leva geopolitica. L’elaborato analizza la competizione tecnologica su tre livelli principali: tra Stati (con particolare riferimento a Stati Uniti e Cina), tra aziende leader nel settore IA (come OpenAI, Google e Meta) e all’interno degli stessi Stati Uniti. Si vuole, inoltre, analizzare le implicazioni etiche, ambientali e sociali dell’impiego quotidiano dell’IA, evidenziandone criticità come l’elevato consumo energetico ed idrico dei Data Center, gli ingenti rifiuti elettronici, le forti disuguaglianze economiche e la dilagante polarizzazione sociale e lavorativa. Il lavoro guarda criticamente al futuro, chiedendosi se la decentralizzazione dell’hardware e la riduzione dell’impatto ambientale dei modelli IA siano ipotesi plausibili al fine di garantire una sostenibilità a lungo termine. Infine, si evidenzia come l’hardware abbia assunto un ruolo strategico globale e come solo un approccio cooperativo, sostenibile ed etico possa scongiurare eccessivi squilibri di potere e consentire uno sviluppo dell’IA più inclusivo e democratico.