Background: Il leiomioma è il più comune tumore benigno della muscolatura liscia del corpo uterino e colpisce prevalentemente le donne in età fertile. Nonostante la natura benigna, i fibromi possono causare sintomi invalidanti, influenzando significativamente la qualità della vita delle pazienti. Al contrario, il leiomiosarcoma uterino è una rara ma aggressiva forma di neoplasia maligna della muscolatura liscia, che colpisce prevalentemente le donne in peri- e post- menopausa e che presenta una prognosi sfavorevole. Entrambe le patologie presentano caratteristiche cliniche e radiologiche simili, rendendo complessa la diagnosi differenziale preoperatoria; infatti, sia l’ecografia che la risonanza magnetica non sono capaci di predire la malignità, a causa della mancanza di aspetti ecografici e radiologici tipici, soprattutto in caso di lesioni benigne atipiche. Perciò, attualmente, l’identificazione certa avviene solo mediante esame istopatologico post-chirurgico. In questo contesto, l'elastosonografia emerge come tecnica diagnostica innovativa: è una tecnica di imaging a ultrasuoni non invasiva, basata sulla valutazione dell’elasticità e rigidità tissutale attraverso il valore di hardness ratio; per tale motivo, in questo studio si analizza l’applicabilità dell’elastosonografia nella diagnosi differenziale pre-chirurgica tra leiomioma e leiomiosarcoma uterino. Scopo dello Studio: Lo studio si propone di stabilire dei valori predittivi di malignità (per leiomiosarcoma e STUMP) e benignità (per leiomioma), basati sul grado di rigidità di una massa uterina attraverso l’uso dell’elastografia, considerando la correlazione tra i principali reperti ecografici e i valori di hardness ratio con l’esame istologico post-chirurgico. Materiali e Metodi: Lo studio condotto è uno studio pilota, osservazionale prospettico e monocentrico. Sono state incluse pazienti maggiorenni sintomatiche con diagnosi ecografica di massa uterina, successivamente analizzata con elastoscan e confermata con esame istologico post-chirurgico. In particolare, per tutte le pazienti sono stati raccolti i dati clinici anamnestici, i principali reperti ecografici descrittivi della massa, il parametro elastosonografico (%HR) e l’esame istologico di conferma. Infine, in base alle informazioni a disposizione, sono stati confrontati i dati elastosonografici con l’esame istologico per valutarne la corrispondenza nel sospetto di malignità. Risultati: Nello studio sono state arruolate 170 pazienti, di cui 153 hanno ricevuto diagnosi istologica di leiomioma uterino, 10 di leiomiosarcoma e le restanti 7 di STUMP. Confrontando il valore di Hardness Ratio (%HR) dei due gruppi istologici è emerso che i valori del parametro risultano più bassi nel gruppo maligno (74.2%) rispetto a quello benigno (92.4%), con una differenza statisticamente significativa. Successivamente è stata costruita una curva ROC, grazie al quale si è individuato il cut-off ottimale di %HR per discriminare le masse maligne da quelle benigne, che si è attestato a 82.01%. Infine, nell’analisi di correlazione, si è evidenziata un’associazione molto forte tra istologico e valore di Hardness Ratio, in cui bassi valori di %HR correlano fortemente con lesioni maligne. Al contrario la correlazione tra istologico e parametri ecografici risulta meno forte, dimostrando una potenziale superiorità della metodica elastosonografica. Conclusioni: La tecnica dell’elastosonografia transvaginale si è dimostrata uno strumento innovativo e promettente in ambito diagnostico, che può trovare largo impiego nella valutazione pre-operatoria delle masse uterine.
Elastoscan: innovazione in diagnostica ginecologica nello studio del rischio di malignità delle masse miometriali.
MARCHIORON, VALENTINA
2024/2025
Abstract
Background: Il leiomioma è il più comune tumore benigno della muscolatura liscia del corpo uterino e colpisce prevalentemente le donne in età fertile. Nonostante la natura benigna, i fibromi possono causare sintomi invalidanti, influenzando significativamente la qualità della vita delle pazienti. Al contrario, il leiomiosarcoma uterino è una rara ma aggressiva forma di neoplasia maligna della muscolatura liscia, che colpisce prevalentemente le donne in peri- e post- menopausa e che presenta una prognosi sfavorevole. Entrambe le patologie presentano caratteristiche cliniche e radiologiche simili, rendendo complessa la diagnosi differenziale preoperatoria; infatti, sia l’ecografia che la risonanza magnetica non sono capaci di predire la malignità, a causa della mancanza di aspetti ecografici e radiologici tipici, soprattutto in caso di lesioni benigne atipiche. Perciò, attualmente, l’identificazione certa avviene solo mediante esame istopatologico post-chirurgico. In questo contesto, l'elastosonografia emerge come tecnica diagnostica innovativa: è una tecnica di imaging a ultrasuoni non invasiva, basata sulla valutazione dell’elasticità e rigidità tissutale attraverso il valore di hardness ratio; per tale motivo, in questo studio si analizza l’applicabilità dell’elastosonografia nella diagnosi differenziale pre-chirurgica tra leiomioma e leiomiosarcoma uterino. Scopo dello Studio: Lo studio si propone di stabilire dei valori predittivi di malignità (per leiomiosarcoma e STUMP) e benignità (per leiomioma), basati sul grado di rigidità di una massa uterina attraverso l’uso dell’elastografia, considerando la correlazione tra i principali reperti ecografici e i valori di hardness ratio con l’esame istologico post-chirurgico. Materiali e Metodi: Lo studio condotto è uno studio pilota, osservazionale prospettico e monocentrico. Sono state incluse pazienti maggiorenni sintomatiche con diagnosi ecografica di massa uterina, successivamente analizzata con elastoscan e confermata con esame istologico post-chirurgico. In particolare, per tutte le pazienti sono stati raccolti i dati clinici anamnestici, i principali reperti ecografici descrittivi della massa, il parametro elastosonografico (%HR) e l’esame istologico di conferma. Infine, in base alle informazioni a disposizione, sono stati confrontati i dati elastosonografici con l’esame istologico per valutarne la corrispondenza nel sospetto di malignità. Risultati: Nello studio sono state arruolate 170 pazienti, di cui 153 hanno ricevuto diagnosi istologica di leiomioma uterino, 10 di leiomiosarcoma e le restanti 7 di STUMP. Confrontando il valore di Hardness Ratio (%HR) dei due gruppi istologici è emerso che i valori del parametro risultano più bassi nel gruppo maligno (74.2%) rispetto a quello benigno (92.4%), con una differenza statisticamente significativa. Successivamente è stata costruita una curva ROC, grazie al quale si è individuato il cut-off ottimale di %HR per discriminare le masse maligne da quelle benigne, che si è attestato a 82.01%. Infine, nell’analisi di correlazione, si è evidenziata un’associazione molto forte tra istologico e valore di Hardness Ratio, in cui bassi valori di %HR correlano fortemente con lesioni maligne. Al contrario la correlazione tra istologico e parametri ecografici risulta meno forte, dimostrando una potenziale superiorità della metodica elastosonografica. Conclusioni: La tecnica dell’elastosonografia transvaginale si è dimostrata uno strumento innovativo e promettente in ambito diagnostico, che può trovare largo impiego nella valutazione pre-operatoria delle masse uterine.| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/86468