Questo elaborato di tesi si propone di descrivere il contributo che il progetto Hyperion offre all’interno della comunità e lo scarto che il progetto stesso genera rispetto alla letteratura scientifica corrente. Quest’ultima si frammenta dal momento che, nonostante ci siano dei punti di convergenza tra le definizioni, la coesione sociale si configura come un costrutto complesso che nel corso del tempo è stato definito e osservato in modo differente: come obbedienza collettiva ad un sovrano assoluto e a norme rigide, come scambio economico, come somiglianza e co-dipendenza dei membri di una società, come sistema di valori condiviso, come volontà arbitraria degli individui e infine come interazione tra relazioni sociali, connessione e focus degli individui sul bene comune. L’aspetto critico che caratterizza tutte queste riflessioni è che per osservare e valutare il costrutto viene studiata la società e quindi la massa di individui a cui quel grado di coesione fa riferimento. Questo modus operandi risulta critico perché non permette di avere dei dati confrontabili e un valore d’uso comune di coesione sociale, dal momento che manca una definizione condivisa di cosa sia la stessa società, ossia non si converge sull’oggetto di indagine. Quindi per gestire questa criticità, legata alla suddetta ‘frammentazione’, è necessario compiere uno scarto paradigmatico che ci consenta di passare da molteplici definizioni dello stesso costrutto (che fanno riferimento a teorie diverse) ad un piano epistemologico che consenta di generare, definire e osservare il costrutto a priori, in modo da renderlo comune e condiviso. Il progetto Hyperion si inserisce nella cornice teorica e metodologica offerta dalla Scienza Dialogica, scienza che permette non solo di compiere lo scarto paradigmatico di cui abbiamo fondato la necessità in precedenza, ma la stessa mette a disposizione del progetto un costrutto di Coesione Sociale rigoroso, cioè adeguato e pertinente e il cui oggetto d’indagine non è la massa degli individui bensì la massa delle interazioni. L'Osservatorio Hyperion, avendo a disposizione un costrutto di Coesione Sociale rigoroso, ha operazionalizzato tale costrutto generando un indice di Coesione Sociale, su un continuum che va da 0 a 20, che permette di misurare ciò che osserva, ossia la Coesione Sociale della Comunità in assetti emergenziali. A titolo esemplificativo viene riportato un bollettino, ossia un prodotto dell’Osservatorio Hyperion, che mette in luce il contributo che l’Osservatorio, a partire da dicembre 2019, offre e continua (ad oggi) ad offrire alla Comunità. Infatti l’Osservatorio condivide ogni settimana un indice di Coesione Sociale rigoroso, che viene osservato a partire dalla configurazione discorsiva della Comunità in assetto emergenziale, secondo i riferimenti teorici e metodologici della Scienza Dialogica.

Il contributo del progetto Hyperion alla definizione del costrutto di Coesione Sociale: dallo studio degli individui all’osservazione delle interazioni.

CALANCHI, ELISA
2024/2025

Abstract

Questo elaborato di tesi si propone di descrivere il contributo che il progetto Hyperion offre all’interno della comunità e lo scarto che il progetto stesso genera rispetto alla letteratura scientifica corrente. Quest’ultima si frammenta dal momento che, nonostante ci siano dei punti di convergenza tra le definizioni, la coesione sociale si configura come un costrutto complesso che nel corso del tempo è stato definito e osservato in modo differente: come obbedienza collettiva ad un sovrano assoluto e a norme rigide, come scambio economico, come somiglianza e co-dipendenza dei membri di una società, come sistema di valori condiviso, come volontà arbitraria degli individui e infine come interazione tra relazioni sociali, connessione e focus degli individui sul bene comune. L’aspetto critico che caratterizza tutte queste riflessioni è che per osservare e valutare il costrutto viene studiata la società e quindi la massa di individui a cui quel grado di coesione fa riferimento. Questo modus operandi risulta critico perché non permette di avere dei dati confrontabili e un valore d’uso comune di coesione sociale, dal momento che manca una definizione condivisa di cosa sia la stessa società, ossia non si converge sull’oggetto di indagine. Quindi per gestire questa criticità, legata alla suddetta ‘frammentazione’, è necessario compiere uno scarto paradigmatico che ci consenta di passare da molteplici definizioni dello stesso costrutto (che fanno riferimento a teorie diverse) ad un piano epistemologico che consenta di generare, definire e osservare il costrutto a priori, in modo da renderlo comune e condiviso. Il progetto Hyperion si inserisce nella cornice teorica e metodologica offerta dalla Scienza Dialogica, scienza che permette non solo di compiere lo scarto paradigmatico di cui abbiamo fondato la necessità in precedenza, ma la stessa mette a disposizione del progetto un costrutto di Coesione Sociale rigoroso, cioè adeguato e pertinente e il cui oggetto d’indagine non è la massa degli individui bensì la massa delle interazioni. L'Osservatorio Hyperion, avendo a disposizione un costrutto di Coesione Sociale rigoroso, ha operazionalizzato tale costrutto generando un indice di Coesione Sociale, su un continuum che va da 0 a 20, che permette di misurare ciò che osserva, ossia la Coesione Sociale della Comunità in assetti emergenziali. A titolo esemplificativo viene riportato un bollettino, ossia un prodotto dell’Osservatorio Hyperion, che mette in luce il contributo che l’Osservatorio, a partire da dicembre 2019, offre e continua (ad oggi) ad offrire alla Comunità. Infatti l’Osservatorio condivide ogni settimana un indice di Coesione Sociale rigoroso, che viene osservato a partire dalla configurazione discorsiva della Comunità in assetto emergenziale, secondo i riferimenti teorici e metodologici della Scienza Dialogica.
2024
The contribution of the Hyperion project to the definition of the Social Cohesion construct: from the study of individuals to the observation of interactions
Coesione Sociale
Progetto Hyperion
Interazioni
Scienza Dialogica
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/86567