Questo contributo analizza il modo in cui la concezione occidentale di agency contribuisce a rafforzare giudizi stigmatizzanti nei confronti delle persone con demenza. Attraverso una prospettiva critica e costruzionista, si propone di decostruire tale visione, mostrando come definizioni alternative di agency — ispirate ad altre tradizioni culturali o a concetti teorici come quello di 'disponibility' o di 'gerotrascendenza' — possano offrire una rappresentazione più rispettosa e aderente ai vissuti di chi vive con la demenza. In particolare, si evidenzia come l'adozione di queste prospettive alternative possa aiutare a ridurre lo stigma, specialmente all'interno dei contesti professionali di cura. Le conclusioni suggeriscono piste operative utili per ripensare l'approccio alla demenza, con particolare riferimento alla realtà italiana.
Ripensare l'agency nella demenza. Alternative teoriche e culturali al paradigma occidentale
DOLIC, AHMED
2024/2025
Abstract
Questo contributo analizza il modo in cui la concezione occidentale di agency contribuisce a rafforzare giudizi stigmatizzanti nei confronti delle persone con demenza. Attraverso una prospettiva critica e costruzionista, si propone di decostruire tale visione, mostrando come definizioni alternative di agency — ispirate ad altre tradizioni culturali o a concetti teorici come quello di 'disponibility' o di 'gerotrascendenza' — possano offrire una rappresentazione più rispettosa e aderente ai vissuti di chi vive con la demenza. In particolare, si evidenzia come l'adozione di queste prospettive alternative possa aiutare a ridurre lo stigma, specialmente all'interno dei contesti professionali di cura. Le conclusioni suggeriscono piste operative utili per ripensare l'approccio alla demenza, con particolare riferimento alla realtà italiana.| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/86614