Background: L’Osteomielite Cronica Non Batterica (CNO) è una rara malattia autoinfiammatoria pediatrica, caratterizzata da dolore osseo persistente e lesioni sterili. È parte di uno spettro che include la CRMO e condivide tratti con la sindrome SAPHO. La patogenesi coinvolge l’immunità innata e citochine infiammatorie, con decorso cronico-recidivante. I bifosfonati, in particolare Pamidronato e Neridronato, sono impiegati nelle forme refrattarie, sebbene le evidenze in età pediatrica siano limitate. I marcatori di metabolismo osseo (CTX, ALP) e infiammatori possono supportare il monitoraggio clinico, ma il loro ruolo resta da definire. Scopo dello studio: il presente studio si propone di valutare l’efficacia e la sicurezza della terapia con bifosfonati (Pamidronato e Neridronato) in una popolazione pediatrica affetta da Osteomielite Cronica Non Batterica. L’analisi si focalizza in particolare sulla modulazione del metabolismo osseo, indagata attraverso la variazione di marcatori biochimici selezionati, tra cui il telopeptide C-terminale del collagene di tipo I (CTX), la fosfatasi alcalina ossea (B-ALP) ed il rapporto tra questi (B-ALP/CTX). La rilevazione seriale di tali parametri pre- e post-trattamento mira ad esplorare la loro potenziale utilità come indicatori oggettivi di attività di malattia e risposta terapeutica, contribuendo così alla definizione di strategie di monitoraggio più mirate in questa condizione rara e complessa. Materiali e metodi: sono stati inclusi nello studio 30 pazienti in età pediatrica, seguiti presso il nostro centro con diagnosi di CNO (dal 2009 al 2025). Tutti i pazienti sono stati trattati con Pamidronato o Neridronato e monitorati per un follow-up di 18 mesi dall’esordio. La valutazione è stata condotta attraverso l’analisi di parametri clinici e dati laboratoristici. Per le variabili categoriali sono state calcolate le frequenze assolute e le percentuali, per quelle numeriche la media, la mediana e la deviazione standard; i dati mancanti di B-ALP e CTX (1 a T6, 2 a T12) sono stati imputati tramite Random Forest. Per valutare le differenze tra i due gruppi (a T0, T6, T12 e T18) sono stati utilizzati il test χ² di Pearson e il test esatto di Fisher per le variabili categoriali mentre, per le quantitative, il test non parametrico Mann-Whitney. L’andamento nel tempo dei biomarcatori ossei è stato analizzato con GLM a misure ripetute. Risultati: entrambi i bifosfonati hanno determinato un’analoga attenuazione dei sintomi clinici (dolore, tumefazione, rigidità, zoppia, febbre) e dei markers infiammatori sistemici (VES e PCR), che si sono normalizzati in modo sovrapponibile. Tuttavia, l’analisi del turnover osseo ha rivelato un profilo più regolare ed una maggiore reattività dei biomarcatori sotto Neridronato: la B-ALP è diminuita da 68,3 a 52,2 µg/L e il CTX da 1,41 a 0,83 µg/L in modo significativamente superiore rispetto al Pamidronato (–0,456 vs –0,015 e –0,362 vs 0,032, rispettivamente), mentre il rapporto B-ALP/CTX ha mostrato un incremento costante a favore dell’equilibrio osteoblastico-osteoclastico. Sul versante della tollerabilità, nausea e vomito sono stati significativamente più frequenti con Pamidronato (42,1 % vs 0 %; p = 0,014), mentre mialgie e astenia hanno caratterizzato maggiormente il gruppo Neridronato (63,6 % vs 5,3 %; p = 0,001), con febbre post-infusione e cefalea equiparabili.

Studio del metabolismo osseo in pazienti affetti da Osteomielite Cronica Non batterica trattati con bifosfonati

MONTELEONE, CLELIA
2024/2025

Abstract

Background: L’Osteomielite Cronica Non Batterica (CNO) è una rara malattia autoinfiammatoria pediatrica, caratterizzata da dolore osseo persistente e lesioni sterili. È parte di uno spettro che include la CRMO e condivide tratti con la sindrome SAPHO. La patogenesi coinvolge l’immunità innata e citochine infiammatorie, con decorso cronico-recidivante. I bifosfonati, in particolare Pamidronato e Neridronato, sono impiegati nelle forme refrattarie, sebbene le evidenze in età pediatrica siano limitate. I marcatori di metabolismo osseo (CTX, ALP) e infiammatori possono supportare il monitoraggio clinico, ma il loro ruolo resta da definire. Scopo dello studio: il presente studio si propone di valutare l’efficacia e la sicurezza della terapia con bifosfonati (Pamidronato e Neridronato) in una popolazione pediatrica affetta da Osteomielite Cronica Non Batterica. L’analisi si focalizza in particolare sulla modulazione del metabolismo osseo, indagata attraverso la variazione di marcatori biochimici selezionati, tra cui il telopeptide C-terminale del collagene di tipo I (CTX), la fosfatasi alcalina ossea (B-ALP) ed il rapporto tra questi (B-ALP/CTX). La rilevazione seriale di tali parametri pre- e post-trattamento mira ad esplorare la loro potenziale utilità come indicatori oggettivi di attività di malattia e risposta terapeutica, contribuendo così alla definizione di strategie di monitoraggio più mirate in questa condizione rara e complessa. Materiali e metodi: sono stati inclusi nello studio 30 pazienti in età pediatrica, seguiti presso il nostro centro con diagnosi di CNO (dal 2009 al 2025). Tutti i pazienti sono stati trattati con Pamidronato o Neridronato e monitorati per un follow-up di 18 mesi dall’esordio. La valutazione è stata condotta attraverso l’analisi di parametri clinici e dati laboratoristici. Per le variabili categoriali sono state calcolate le frequenze assolute e le percentuali, per quelle numeriche la media, la mediana e la deviazione standard; i dati mancanti di B-ALP e CTX (1 a T6, 2 a T12) sono stati imputati tramite Random Forest. Per valutare le differenze tra i due gruppi (a T0, T6, T12 e T18) sono stati utilizzati il test χ² di Pearson e il test esatto di Fisher per le variabili categoriali mentre, per le quantitative, il test non parametrico Mann-Whitney. L’andamento nel tempo dei biomarcatori ossei è stato analizzato con GLM a misure ripetute. Risultati: entrambi i bifosfonati hanno determinato un’analoga attenuazione dei sintomi clinici (dolore, tumefazione, rigidità, zoppia, febbre) e dei markers infiammatori sistemici (VES e PCR), che si sono normalizzati in modo sovrapponibile. Tuttavia, l’analisi del turnover osseo ha rivelato un profilo più regolare ed una maggiore reattività dei biomarcatori sotto Neridronato: la B-ALP è diminuita da 68,3 a 52,2 µg/L e il CTX da 1,41 a 0,83 µg/L in modo significativamente superiore rispetto al Pamidronato (–0,456 vs –0,015 e –0,362 vs 0,032, rispettivamente), mentre il rapporto B-ALP/CTX ha mostrato un incremento costante a favore dell’equilibrio osteoblastico-osteoclastico. Sul versante della tollerabilità, nausea e vomito sono stati significativamente più frequenti con Pamidronato (42,1 % vs 0 %; p = 0,014), mentre mialgie e astenia hanno caratterizzato maggiormente il gruppo Neridronato (63,6 % vs 5,3 %; p = 0,001), con febbre post-infusione e cefalea equiparabili.
2024
Study of bone metabolism in patients with Chronic Non bacterial Osteomyelitis treated with bisphosphonates
CNO
Metabolismo osseo
Bifosfonati
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