EMBODIMENT LINGUISTICO E PSICOPATOLOGIA: UN CONFRONTO CONTROLLATO TRA ANORESSIA NERVOSA E PSICOSI

Background: Linguistic embodiment theory holds that language comprehension is based on sense-motor simulation processes, similar to those activated during direct interaction with the environment, thus resulting deeply rooted in bodily experience. This theory is particularly relevant in the study of psychiatric disorders such as anorexia nervosa and psychosis, which are hypothesized to be characterized by an alteration in embodiment mechanisms. Purpose of the study: The study aims to analyze the functioning of language embodiment in three distinct groups - subjects with anorexia nervosa (AN), subjects with schizophrenia (SCZ) and a healthy control group (C) - through an experimental image-word matching task. In addition, it is intended to explore the possibility of discriminating subjects in the different groups on the basis of performance in the task using machine learning techniques. Materials and methods: The study involved 143 participants, divided into three groups: 45 diagnosed with AN, 43 with SCZ and 55 control subjects. Each participant was administered the BUT for assessment of bodily distress, followed by an experimental image-word matching task, in which subjects were asked to correctly associate an action verb with an image depicting a bodily action. Reaction times and accuracy of responses were recorded for each trial. The collected data were analyzed by ANOVA, followed by post-hoc tests. In addition, a Random Forest classification model was implemented in order to evaluate the discriminative ability of performance to the experimental task. Results: The BUT results showed greater body discomfort in the clinical groups than in the controls, with higher scores in the AN group. Regarding performance on the experimental task, patients with SCZ showed the worst results, characterized by longer response times and lower accuracy, while patients with AN had intermediate results, with better reaction times and accuracy than SCZ but worse than controls. Analysis by Random Forest model showed good accuracy in classifying patients with SCZ, while it showed more difficulty in classifying patients with AN. Conclusions: The study confirms the presence of significant alterations in language embodiment mechanisms in subjects with anorexia nervosa and schizophrenia, with a more pronounced profile of impairment in patients with SCZ. The differences in behavioral patterns revealed by the experimental task suggest that these mechanisms may represent potential biomarkers useful for differential diagnosis. The results also open promising prospects for the development of new therapeutic interventions aimed at improving mind-body integration in disorders characterized by embodiment impairment.

Presupposti dello studio: La teoria dell’embodiment linguistico sostiene che la comprensione del linguaggio si basi su processi di simulazione senso-motoria, simili a quelli attivati durante l’interazione diretta con l’ambiente, risultando così profondamente radicata nell’esperienza corporea. Tale teoria risulta particolarmente rilevante nello studio di disturbi psichiatrici come l’anoressia nervosa e le psicosi, che si ipotizza siano caratterizzati da un’alterazione nei meccanismi di embodiment. Scopo dello studio: Lo studio si propone di analizzare il funzionamento dell’embodiment linguistico in tre gruppi distinti - soggetti con anoressia nervosa (AN), soggetti con schizofrenia (SCZ) e un gruppo di controllo sano (C) - attraverso un compito sperimentale di image-word matching. Inoltre, si intende esplorare la possibilità di discriminare i soggetti appartenenti ai diversi gruppi sulla base delle performance nel compito, mediante l’utilizzo di tecniche di machine learning. Materiali e metodi: Lo studio ha coinvolto 143 partecipanti, suddivisi in tre gruppi: 45 con diagnosi di AN, 43 con SCZ e 55 soggetti di controllo. A ciascun partecipante è stato somministrato il Body Uneasiness Test (BUT) per la valutazione del disagio corporeo, seguito da un compito sperimentale di image-word matching, nel quale i soggetti sono stati chiamati ad associare correttamente un verbo d’azione a un’immagine raffigurante un’azione corporea. Per ciascuna prova sono stati registrati i tempi di reazione e l’accuratezza delle risposte. I dati raccolti sono stati analizzati mediante ANOVA, seguita da test post-hoc. Inoltre, è stato implementato un modello di classificazione Random Forest al fine di valutare la capacità discriminativa delle performance al compito sperimentale. Risultati: I risultati del BUT hanno evidenziato un disagio corporeo maggiore nei gruppi clinici rispetto ai controlli, con punteggi più elevati nel gruppo AN. Per quanto riguarda la performance al compito sperimentale, i pazienti con SCZ hanno mostrato i risultati peggiori, caratterizzati da tempi di risposta più lunghi e una minore accuratezza, mentre i pazienti con AN hanno ottenuto risultati intermedi, con tempi di reazione e accuratezza migliori rispetto a SCZ ma peggiori rispetto ai controlli. L’analisi tramite modello Random Forest ha mostrato una buona accuratezza nella classificazione dei pazienti con SCZ, mentre ha evidenziato maggiori difficoltà nella classificazione dei pazienti con AN. Conclusioni: Lo studio conferma la presenza di alterazioni significative nei meccanismi di embodiment linguistico nei soggetti con anoressia nervosa e schizofrenia, con un profilo di compromissione più marcato nei pazienti con SCZ. Le differenze nei pattern comportamentali emersi dal compito sperimentale suggeriscono che tali meccanismi possano rappresentare potenziali biomarcatori utili per la diagnosi differenziale. I risultati aprono inoltre promettenti prospettive per lo sviluppo di nuovi interventi terapeutici mirati a migliorare l’integrazione mente-corpo nei disturbi caratterizzati da un’alterazione dell’embodiment.