Il presente studio ha la pretesa di riflettere sulle conseguenze sistematiche generate dall’introduzione dell’art. 2643 n. 12-bis c.c., il quale permette alle parti di trascrivere l’accordo accertativo dell’usucapione concluso durante la procedura di mediazione civile e commerciale. Il percorso di ricerca inizia sollevando i dubbi principali che la genesi di questa disposizione ha fatto ricadere nel sistema organico del codice civile. In particolare, ci si è chiesti quali siano gli effetti dell’accordo accertativo dell’usucapione concluso all’interno della procedura conciliativa e verso quali soggetti questi ricadano. Ancora, è sembrato spontaneo interrogarsi sulla dubbia possibilità, per le parti, di trascrivere il negozio di accertamento concluso al di fuori della procedura conciliativa, dibattendo quindi tra un’interpretazione letterale ovvero finale della norma. Il primo capitolo della trattazione non ha pertanto alcun intento chiarificatore, ed anzi, ha la pretesa di accrescere lo spirito critico del lettore curioso. Proseguendo su questa strada, si è reso necessario raccogliere le varie teorie interpretative che avevano alimentato il dibattito classico circa la figura dell’accertamento negoziale. Ciò è stato svolto nel secondo capitolo, il quale è stato completato dall’esposizione delle figure tendenzialmente ricondotte all’accertamento negoziale, al fine di offrire uno sguardo d’insieme sull’applicazione, non poco vasta, dell’istituto de quo. Si è proseguito, nel terzo capitolo, osservando il rapporto di convivenza tra la realtà processuale e la realtà conciliativa, ambito nel quale l’accordo accertativo dell’usucapione si inserisce e da cui, di conseguenza, è condizionato. Si è giunti poi a ricercare le patologie del negozio di accertamento, al fine di individuarne le varie criticità cui porgere attenzione nella qualificazione della volontà delle parti. L’ultimo capitolo della tesi, oltre ad offrire alcuni spunti di riflessione circa alcuni problemi pratici, che ricadono soprattutto sulla figura del notaio, ha il coraggio di donare una conclusione ai quesiti posti nel primo capitolo. Infine, vengono proposti degli accorgimenti per modificare la disciplina in questione, al fine di rendere più coerente la convivenza tra l’istituto dell’accertamento, seppur negoziale, e il sistema della trascrizione.

Il nuovo art. 2643 n. 12-bis c.c., tra accertamento negoziale e giudiziale

COSTANTINO, AROON
2024/2025

Abstract

Il presente studio ha la pretesa di riflettere sulle conseguenze sistematiche generate dall’introduzione dell’art. 2643 n. 12-bis c.c., il quale permette alle parti di trascrivere l’accordo accertativo dell’usucapione concluso durante la procedura di mediazione civile e commerciale. Il percorso di ricerca inizia sollevando i dubbi principali che la genesi di questa disposizione ha fatto ricadere nel sistema organico del codice civile. In particolare, ci si è chiesti quali siano gli effetti dell’accordo accertativo dell’usucapione concluso all’interno della procedura conciliativa e verso quali soggetti questi ricadano. Ancora, è sembrato spontaneo interrogarsi sulla dubbia possibilità, per le parti, di trascrivere il negozio di accertamento concluso al di fuori della procedura conciliativa, dibattendo quindi tra un’interpretazione letterale ovvero finale della norma. Il primo capitolo della trattazione non ha pertanto alcun intento chiarificatore, ed anzi, ha la pretesa di accrescere lo spirito critico del lettore curioso. Proseguendo su questa strada, si è reso necessario raccogliere le varie teorie interpretative che avevano alimentato il dibattito classico circa la figura dell’accertamento negoziale. Ciò è stato svolto nel secondo capitolo, il quale è stato completato dall’esposizione delle figure tendenzialmente ricondotte all’accertamento negoziale, al fine di offrire uno sguardo d’insieme sull’applicazione, non poco vasta, dell’istituto de quo. Si è proseguito, nel terzo capitolo, osservando il rapporto di convivenza tra la realtà processuale e la realtà conciliativa, ambito nel quale l’accordo accertativo dell’usucapione si inserisce e da cui, di conseguenza, è condizionato. Si è giunti poi a ricercare le patologie del negozio di accertamento, al fine di individuarne le varie criticità cui porgere attenzione nella qualificazione della volontà delle parti. L’ultimo capitolo della tesi, oltre ad offrire alcuni spunti di riflessione circa alcuni problemi pratici, che ricadono soprattutto sulla figura del notaio, ha il coraggio di donare una conclusione ai quesiti posti nel primo capitolo. Infine, vengono proposti degli accorgimenti per modificare la disciplina in questione, al fine di rendere più coerente la convivenza tra l’istituto dell’accertamento, seppur negoziale, e il sistema della trascrizione.
2024
The new article 2643 no. 12-bis c.c.: between contractual and judicial determination
Acc. giudiziale
Acc.negoziale
Effetti verso terzi
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/87144