Il corpo svelato La rappresentazione della nudità negli albi illustrati

This master’s thesis aims to critically and thoroughly investigate the representation of nudity in children's picture books, with particular attention to the depiction of the human body. The analysis focuses on a selected corpus of thirty-two illustrated books—both fiction and non-fiction—originating from various European publishing contexts, with the goal of identifying the visual, cultural, and narrative codes through which nudity is portrayed and mediated for a young audience. The research opens with an examination of international and national (specifically Italian) policies and guidelines on sex education, followed by an exploration of the Western visual culture that has historically shaped representations of nudity. Through the critical perspectives of various scholars, the thesis highlights how such representations reflect and reinforce certain gender stereotypes, influencing the collective imagination from early childhood. The selection of texts was carried out through specialized databases, academic journals in the field, and a close iconographic analysis of visual content related to the research topic. The adopted methodology allowed for the classification and analysis of nudity representations in picture books according to multiple criteria: image frequency, settings (natural or anthropic), modes of bodily exposure, and the presence of objects obscuring body parts traditionally considered taboo. The results reveal a predominance of titles originally published in France and a frequent depiction of the adult female body. Ultimately, the research seeks to encourage reflection on the narrative potential of visual storytelling, especially in addressing the body and its parts. In particular, it underlines the urgency of rethinking current visual models, which continue to convey stereotypical representations of bodies and gender, thus shaping—subtly yet powerfully—the formation of childhood imaginaries and gender identities.

Questa tesi magistrale si propone di indagare in modo critico e approfondito la rappresentazione della nudità nei libri illustrati per l’infanzia, con particolare attenzione alla raffigurazione del corpo umano. L’analisi si concentra su un corpus selezionato di trentadue albi illustrati — sia di fiction sia di non-fiction — provenienti da diversi contesti editoriali europei, allo scopo di identificare i codici visivi, culturali e narrativi attraverso cui la nudità viene rappresentata e mediata al pubblico infantile. L’indagine si apre con un’esplorazione delle normative e delle linee guida in materia di educazione sessuale a livello internazionale e nazionale (in riferimento al contesto italiano), seguita da un’indagine sulla cultura visiva occidentale che ha caratterizzato le rappresentazioni della nudità nel corso della storia. Attraverso lo sguardo critico di diversi autori, la tesi mette in luce come tali rappresentazioni riflettano e rinforzino alcuni stereotipi di genere, influenzando l’immaginario collettivo fin dalla prima infanzia. La selezione dei testi è stata condotta attraverso database specializzati, riviste accademiche del settore e un’attenta analisi iconografica dei contenuti visivi inerenti al tema di ricerca. La metodologia adottata ha permesso di classificare e analizzare le rappresentazioni della nudità nei libri illustrati in base a diversi criteri: frequenza delle immagini, ambientazioni (naturali o antropiche), modalità di esposizione del corpo e presenza di oggetti che ne celano le parti considerate tabù. I risultati evidenziano una predominanza di albi illustrati originariamente pubblicati in Francia e una frequente raffigurazione del corpo femminile adulto. In conclusione, la ricerca mira a stimolare una riflessione sulla potenzialità della narrazione visiva, anche nel discorso sul corpo e delle sue parti. In particolare, si evidenzia l’urgenza di ripensare gli attuali modelli visivi, che continuano a veicolare rappresentazioni stereotipate della corporeità e del genere, contribuendo in modo implicito ma incisivo alla costruzione dell’immaginario infantile e delle identità in formazione.