Abitudini alimentari e livello di attività fisica: uno studio trasversale di correlazione con la severità dei sintomi di fibromialgia

Introduction: Fibromyalgia is a syndrome characterized by chronic widespread pain, often accompanied by other symptoms such as asthenia, sleep disturbances, intestinal disorders, anxiety and depression. Currently, there is no curative therapy for the disease and treatment is based on a multidisciplinary approach, which includes a combination of pharmacological, physical and psychological therapies, but also a change in lifestyle, in particular the correction of eating habits, physical exercise and attention to sleep quality. The aim of this study is to investigate the level of physical activity and eating habits of a group of fibromyalgia subjects, with a specific focus on the level of adherence to the Mediterranean diet and the consumption of ultra-processed foods, as defined by the NOVA classification of foods, and to evaluate the association of these parameters with the severity of fibromyalgia symptoms. Materials and methods: data were collected through an anonymous online questionnaire sent to members of the Comitato Fibromialgici Uniti – Italia association residing in Veneto. The inclusion criteria for the study are the acquisition of informed consent, age over 18 and having a diagnosis of fibromyalgia according to ACR 2016 criteria. The questionnaire is composed of a set of questionnaires validated in Italy: Mediterranean Diet Adherence Screener (MEDAS) for adherence to the Mediterranean diet; food frequency questionnaire based on the NOVA Food Frequency Questionnaire to measure the percentage daily consumption of ultra-processed foods (UPF-ratio) and International Physical Activity Questionnaire (IPAQ) for the level of physical activity, Fibromyalgia Severity Score (FSS) and Fibromyalgia Impact Questionnaire – Revised (FIQR) for the severity and overall impact of fibromyalgia; General Health (GH) scale for the perception of general health status; Depression Anxiety Stress Scale – 21 items (DASS-21) for psychological symptoms and Pittsburgh Sleep Quality Questionnaire (PSQI) for sleep quality. The association between each of the three independent variables and each dependent variable was assessed by Spearman correlation and subsequently by multivariate ordinal regression, taking into account possible confounders. Results: 548 valid responses were collected for the association analysis with the MEDAS score, 125 for the FFQ and 482 for the IPAQ. Spearman correlation was not significant for the correlation between MEDAS score and UPF-ratio with all the variables considered, except for the UPF-ratio-FSS correlation. On the contrary, the Spearman coefficient showed a significant association (p-value ≤ 0.05) between higher levels of physical activity and a lower severity of disease, except for the correlation with sleep quality (not significant). However, multivariate ordinal regression gave non-significant results for all pairs of variables. Discussion: The results of the study do not fully reflect the expected results. The evidence known in the literature on the beneficial effects of the Mediterranean diet and low UPF consumption on fibromyalgia symptoms is limited and conflicting, with some studies reporting promising results and others that are in line with ours. Considering the limitations of the IPAQ, the results obtained on the association between physical activity and disease severity are overall more satisfactory and in line with the known evidence. Conclusions: In order to define an effective dietary model to be combined with the treatment of the syndrome, further studies are needed, especially interventional ones. Physical exercise is confirmed as a valid approach to the management of the disease, but its effects are mild-moderate and a multidisciplinary treatment remains essential.

Introduzione: la fibromialgia è una sindrome caratterizzata da dolore cronico diffuso, spesso accompagnato da altri sintomi come astenia, disturbi del sonno, disturbi intestinali, ansia e depressione. Attualmente non è disponibile una terapia risolutiva per la malattia e il trattamento si basa su un approccio multidisciplinare, che prevede una combinazione di terapie farmacologiche, fisiche e psicologiche, ma anche un cambiamento dello stile di vita, in particolare la correzione delle abitudini alimentari, lo svolgimento di esercizio fisico e l’attenzione alla qualità del sonno. Lo scopo del presente studio è indagare il livello di attività fisica e le abitudini alimentari di un gruppo di soggetti fibromialgici, con un focus specifico sul livello di aderenza alla dieta mediterranea e sul consumo di cibi ultra-processati, come definiti dalla classificazione NOVA degli alimenti, e valutare l’associazione di tali parametri con la severità dei sintomi di fibromialgia. Materiali e metodi: i dati sono stati raccolti attraverso un questionario anonimo online inviato agli iscritti all’associazione Comitato Fibromialgici Uniti – Italia residenti in Veneto. I criteri di inclusione allo studio sono l’acquisizione del consenso informato, la maggiore età e la diagnosi di fibromialgia secondo criteri ACR 2016. Il questionario è composto da un insieme di questionari validati in Italia: Mediterranean Diet Adherence Screener (MEDAS) per l’aderenza alla dieta mediterranea; questionario di frequenza alimentare basato sul NOVA Food Frequency Questionnaire per misurare il consumo giornaliero percentuale di cibi ultra-processati (UPF-ratio) e International Physical Activity Questionnaire (IPAQ) per il livello di attività fisica, Fibromyalgia Severity Score (FSS) e Fibromyalgia Impact Questionnaire – Revised (FIQR) per la severità e l’impatto complessivo della fibromialgia; scala General Health (GH) per la percezione dello stato di salute generale; Depression Anxiety Stress Scale – 21 items (DASS-21) per i sintomi psicologici e Pittsburgh Sleep Quality Questionnaire (PSQI) per la qualità del sonno. L’associazione tra ciascuna delle tre variabili indipendenti e ogni variabile dipendente è stata valutata tramite correlazione di Spearman e successivamente tramite regressione ordinale multivariata, tenendo conto dei possibili confondenti. Risultati: sono state raccolte 548 risposte valide per l’analisi di associazione con lo score MEDAS, 125 per il FFQ e 482 per l’IPAQ. La correlazione di Spearman è risultata non significativa per la correlazione tra score MEDAS e UPF-ratio con tutte le variabili considerate, ad eccezione della correlazione UPF-ratio-FSS. Al contrario, il coefficiente di Spearman ha dimostrato una associazione significativa (p-value ≤ 0,05) tra livelli di attività fisica più alti e una minore severità di malattia, ad eccezione della correlazione con la qualità del sonno (non significativa). La regressione ordinale multivariata ha però dato risultati non significativi per tutte le coppie di variabili. Discussione: gli esiti dello studio non rispecchiano del tutto i risultati attesi. Le evidenze note in letteratura sugli effetti benefici della dieta mediterranea e di un basso consumo di UPF sui sintomi di fibromialgia sono poco numerose e contrastanti, con alcuni studi che riportano risultati promettenti e altri che sono invece in linea con i nostri. Considerando i limiti dell’IPAQ, i risultati ottenuti sull’associazione attività fisica-severità di malattia sono complessivamente più soddisfacenti e in linea con le evidenze note. Conclusioni: per poter definire un modello alimentare efficace da accostare al trattamento della sindrome, sono necessari ulteriori studi, soprattutto di tipo interventistico. L’esercizio fisico si conferma un valido approccio alla gestione della malattia, ma i suoi effetti sono lievi-moderati e rimane fondamentale un trattamento multidisciplinare.