La politica estera degli Stati Uniti è stata, nel corso del Novecento, caratterizzata da un forte intervenzionismo militare in varie zone del mondo, finalizzato principalmente a rafforzare l’influenza politica ed economica di Washington, nonché a favorirne gli interessi. Per ragioni di vicinanza geografica, la zona dove questa politica venne principalmente intrapresa fu l’America Centrale. L’obiettivo di questo elaborato è comprendere le ragioni che portarono gli USA ad intervenire nell’area, analizzandone le varie fasi, in particolare nel contesto della Guerra Fredda. Si osservano poi le conseguenze che l’intervenzionismo ha avuto sull’attuale situazione economica, sociale e politica di questi paesi. Fino a che punto possiamo considerarlo causa dell’attuale situazione? Questa sarebbe diversa al giorno d’oggi? È possibile che gli interessi del gigante nordamericano abbiano soggiogato il diritto di questi popoli di autodeterminarsi? Sono gli USA artefici di un destino negato? Il primo capitolo offre un quadro generale, l’insieme delle ragioni che hanno portato gli USA a seguire una certa linea tra la fine dell’Ottocento e la metà del Novecento. Il secondo capitolo analizza la politica intervenzionista durante il periodo storico preso in esame (anni ’60-’80). Il terzo capitolo presenta tre casi di studio: Nicaragua, Guatemala e El Salvador. Il quarto e ultimo capitolo propone uno sguardo verso l’attualità, su come le scelte fatte in passato abbiano avuto conseguenze dirette sull’attuale situazione migratoria tra Stati Uniti e America Latina
UN DESTINO NEGATO: LA POLITICA INTERVENZIONISTA DEGLI STATI UNITI IN AMERICA CENTRALE
BARDELLA, YLENIA
2024/2025
Abstract
La politica estera degli Stati Uniti è stata, nel corso del Novecento, caratterizzata da un forte intervenzionismo militare in varie zone del mondo, finalizzato principalmente a rafforzare l’influenza politica ed economica di Washington, nonché a favorirne gli interessi. Per ragioni di vicinanza geografica, la zona dove questa politica venne principalmente intrapresa fu l’America Centrale. L’obiettivo di questo elaborato è comprendere le ragioni che portarono gli USA ad intervenire nell’area, analizzandone le varie fasi, in particolare nel contesto della Guerra Fredda. Si osservano poi le conseguenze che l’intervenzionismo ha avuto sull’attuale situazione economica, sociale e politica di questi paesi. Fino a che punto possiamo considerarlo causa dell’attuale situazione? Questa sarebbe diversa al giorno d’oggi? È possibile che gli interessi del gigante nordamericano abbiano soggiogato il diritto di questi popoli di autodeterminarsi? Sono gli USA artefici di un destino negato? Il primo capitolo offre un quadro generale, l’insieme delle ragioni che hanno portato gli USA a seguire una certa linea tra la fine dell’Ottocento e la metà del Novecento. Il secondo capitolo analizza la politica intervenzionista durante il periodo storico preso in esame (anni ’60-’80). Il terzo capitolo presenta tre casi di studio: Nicaragua, Guatemala e El Salvador. Il quarto e ultimo capitolo propone uno sguardo verso l’attualità, su come le scelte fatte in passato abbiano avuto conseguenze dirette sull’attuale situazione migratoria tra Stati Uniti e America Latina| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/87412