Obstetric violence is a form of gender and institutional violence that has only come to public and scientific attention in recent decades. This phenomenon, defined for the first time in Venezuela in 2007, has attracted international attention thanks to the dissemination on social media, thus encouraging the sharing of testimonies and coercive practices of women’s dignity during pregnancy, Birth and post-partum. In Italy, the debate on obstetric violence began to take hold from 2016 thanks to the social campaign #bastatacere and the creation of OVO (observatory on obstetric violence). At the European level, however, Portugal was the first Member State to distinguish itself by implementing the first specific law against this type of violence. Obstetric violence is still strongly linked to a patriarchal culture, which manifests itself through disrespectful medical practices exercised without a true informed consent towards the woman. The problem is also due to a deficient health system as it lacks empathy, training and awareness leading to have little consideration of childbirth, reducing it to a mere clinical act. The primary focus of this thesis is on age at first birth, with the objective of understanding how the woman’s age may or may not influence the risk of suffering obstetric violence.

La violenza ostetrica è una forma di violenza di genere e istituzionale che ha attirato l'attenzione pubblica e scientifica solo negli ultimi decenni. Questo fenomeno, definito per la prima volta in Venezuela nel 2007, ha attirato l'attenzione internazionale grazie alla diffusione sui social media, incoraggiando così la condivisione di testimonianze e pratiche coercitive della dignità delle donne durante la gravidanza, il parto e post-partum. In Italia, il dibattito sulla violenza ostetrica ha iniziato a prendere piede dal 2016 grazie alla campagna sociale #bastatacere e la creazione di OVO (osservatorio sulla violenza ostetrica). A livello europeo, tuttavia, il Portogallo è stato il primo Stato membro a distinguersi per l'applicazione della prima legge specifica contro questo tipo di violenza. La violenza ostetrica è ancora fortemente legata a una cultura patriarcale, che si manifesta attraverso pratiche mediche irrispettose esercitate senza un vero consenso informato nei confronti della donna. Il problema è anche legato ad un sistema sanitario carente in quanto manca di empatia, formazione e consapevolezza che porta ad avere poca considerazione del parto, riducendolo a un mero atto clinico. Il focus principale di questa tesi è l'età al primo parto, con l'obiettivo di capire come l'età della donna possa influenzare o meno sul rischio di subire violenza ostetrica.

Violenza ostetrica e qualità dell'assistenza: l'impatto dell'età al primo parto tra dati ed esperienze

CAPEZZERA, ANGELICA
2024/2025

Abstract

Obstetric violence is a form of gender and institutional violence that has only come to public and scientific attention in recent decades. This phenomenon, defined for the first time in Venezuela in 2007, has attracted international attention thanks to the dissemination on social media, thus encouraging the sharing of testimonies and coercive practices of women’s dignity during pregnancy, Birth and post-partum. In Italy, the debate on obstetric violence began to take hold from 2016 thanks to the social campaign #bastatacere and the creation of OVO (observatory on obstetric violence). At the European level, however, Portugal was the first Member State to distinguish itself by implementing the first specific law against this type of violence. Obstetric violence is still strongly linked to a patriarchal culture, which manifests itself through disrespectful medical practices exercised without a true informed consent towards the woman. The problem is also due to a deficient health system as it lacks empathy, training and awareness leading to have little consideration of childbirth, reducing it to a mere clinical act. The primary focus of this thesis is on age at first birth, with the objective of understanding how the woman’s age may or may not influence the risk of suffering obstetric violence.
2024
Obstetric violence and quality of care: the impact of age at first birth through data and experiences
La violenza ostetrica è una forma di violenza di genere e istituzionale che ha attirato l'attenzione pubblica e scientifica solo negli ultimi decenni. Questo fenomeno, definito per la prima volta in Venezuela nel 2007, ha attirato l'attenzione internazionale grazie alla diffusione sui social media, incoraggiando così la condivisione di testimonianze e pratiche coercitive della dignità delle donne durante la gravidanza, il parto e post-partum. In Italia, il dibattito sulla violenza ostetrica ha iniziato a prendere piede dal 2016 grazie alla campagna sociale #bastatacere e la creazione di OVO (osservatorio sulla violenza ostetrica). A livello europeo, tuttavia, il Portogallo è stato il primo Stato membro a distinguersi per l'applicazione della prima legge specifica contro questo tipo di violenza. La violenza ostetrica è ancora fortemente legata a una cultura patriarcale, che si manifesta attraverso pratiche mediche irrispettose esercitate senza un vero consenso informato nei confronti della donna. Il problema è anche legato ad un sistema sanitario carente in quanto manca di empatia, formazione e consapevolezza che porta ad avere poca considerazione del parto, riducendolo a un mero atto clinico. Il focus principale di questa tesi è l'età al primo parto, con l'obiettivo di capire come l'età della donna possa influenzare o meno sul rischio di subire violenza ostetrica.
violenza ostetrica
età al primo parto
quadro normativo
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/87427