L’invasione dei territori ucraini da parte delle milizie russe ha determinato la fine dell’Europa della pace e della sicurezza e, in alcune aree, l’inizio dell’Europa del terrore e della devastazione. Sono ormai trascorsi due anni e mezzo dal 24 febbraio 2022, data in cui l’offensiva russa ha preso avvio, ma la possibilità di raggiungere una tregua stabile sembra ancora piuttosto lontana. Al di là dei suoi sviluppi, l’esplosione del conflitto russo-ucraino è sicuramente servita da pretesto per scrutare, da una nuova prospettiva, alcune questioni chiave del diritto internazionale. Nello specifico, a destare profondo interesse è la normativa internazionale in materia di trasferimenti di attrezzature belliche. Perché mai? Confrontando gli Stati coinvolti nelle ostilità, è chiaro che uno dei due goda di un netto vantaggio rispetto all’altro: la Russia, infatti, è una potenza nucleare, per cui beneficia di attrezzature e tecnologie indubbiamente avanzate; l’Ucraina, invece, oltre ad aver rinunciato, mediante la firma del Memorandum di Budapest, al proprio arsenale nucleare, dispone di comuni attrezzature militari, ritenute inadeguate per fronteggiare una lunga lotta armata. Alla luce di ciò, è possibile comprendere per quali ragioni il tema dei trasferimenti di prodotti militari sia così centrale: senza sostegno alcuno da parte di Stati terzi, la resa del Paese guidato da Volodymyr O. Zelenskyy sarebbe giunta all’indomani dell’invasione. È infatti grazie all’intervento di Paesi come Stati Uniti, Regno Unito e Stati membri dell’Unione europea che l’Ucraina ha potuto – e può tuttora – resistere alla minaccia russa. Sarebbe, a questo punto, doveroso chiedersi in virtù di quale accordo multilaterale siano state inviate queste armi. Proposito della seguente ricerca è quindi quello di ripercorrere, seguendo l’ordine degli eventi, le tappe che hanno contribuito alla formulazione degli strumenti giuridici che regolano le esportazioni di armi e di constatarne i risvolti in una realtà fortemente assediata da minacce alla sicurezza e alla pace globale.

La fornitura di armi all’Ucraina e le regole internazionali sui trasferimenti di materiali militari

CUCINELLI, FLAVIA
2024/2025

Abstract

L’invasione dei territori ucraini da parte delle milizie russe ha determinato la fine dell’Europa della pace e della sicurezza e, in alcune aree, l’inizio dell’Europa del terrore e della devastazione. Sono ormai trascorsi due anni e mezzo dal 24 febbraio 2022, data in cui l’offensiva russa ha preso avvio, ma la possibilità di raggiungere una tregua stabile sembra ancora piuttosto lontana. Al di là dei suoi sviluppi, l’esplosione del conflitto russo-ucraino è sicuramente servita da pretesto per scrutare, da una nuova prospettiva, alcune questioni chiave del diritto internazionale. Nello specifico, a destare profondo interesse è la normativa internazionale in materia di trasferimenti di attrezzature belliche. Perché mai? Confrontando gli Stati coinvolti nelle ostilità, è chiaro che uno dei due goda di un netto vantaggio rispetto all’altro: la Russia, infatti, è una potenza nucleare, per cui beneficia di attrezzature e tecnologie indubbiamente avanzate; l’Ucraina, invece, oltre ad aver rinunciato, mediante la firma del Memorandum di Budapest, al proprio arsenale nucleare, dispone di comuni attrezzature militari, ritenute inadeguate per fronteggiare una lunga lotta armata. Alla luce di ciò, è possibile comprendere per quali ragioni il tema dei trasferimenti di prodotti militari sia così centrale: senza sostegno alcuno da parte di Stati terzi, la resa del Paese guidato da Volodymyr O. Zelenskyy sarebbe giunta all’indomani dell’invasione. È infatti grazie all’intervento di Paesi come Stati Uniti, Regno Unito e Stati membri dell’Unione europea che l’Ucraina ha potuto – e può tuttora – resistere alla minaccia russa. Sarebbe, a questo punto, doveroso chiedersi in virtù di quale accordo multilaterale siano state inviate queste armi. Proposito della seguente ricerca è quindi quello di ripercorrere, seguendo l’ordine degli eventi, le tappe che hanno contribuito alla formulazione degli strumenti giuridici che regolano le esportazioni di armi e di constatarne i risvolti in una realtà fortemente assediata da minacce alla sicurezza e alla pace globale.
2024
The supply of weapons to Ukraine and international rules on transfers of military materials
Stati UE
Arms trade
Posizione comune
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/87435