Congedi di maternità e paternità: squilibri di genere e disuguaglianze tra Italia e Spagna

Balancing family life and career remains a significant challenge, particularly for women, who still bear most caregiving responsibilities. Despite the existence of parental support measures, such as maternity, paternity, and parental leaves, gender inequalities remain evident. This thesis examines how leave policies either promote or hinder gender equality, through a comparative analysis of Italy and Spain. While Italy maintains a system that disproportionately burdens mothers, Spain has adopted a more balanced approach, providing fully paid and non-transferable leave to both parents. The analysis unfolds across four chapters that explore the legal, social, and cultural dimensions of parental leave and gender roles, aiming to assess whether and how Italy could move toward a more equitable model. The study highlights the importance of designing inclusive family policies to promote a fairer division of caregiving responsibilities and reduce gender disparities in both the private and professional spheres.

Conciliare vita familiare e carriera rappresenta ancora oggi una sfida rilevante, soprattutto per le donne, che continuano a sostenere gran parte delle responsabilità di cura. Nonostante gli strumenti a sostegno della genitorialità, come i congedi di maternità, paternità e parentali, le disuguaglianze di genere restano evidenti. Questa tesi analizza il ruolo dei congedi nella promozione o nel rallentamento dell’equilibrio di genere, attraverso un confronto tra Italia e Spagna. Mentre l’Italia presenta un sistema ancora fortemente sbilanciato a favore delle madri, la Spagna ha introdotto un modello più paritario, con congedi retribuiti e non trasferibili per entrambi i genitori. L’analisi si articola in quattro capitoli, che approfondiscono aspetti normativi, sociali e culturali con l’obiettivo di comprendere se e in che modo l’Italia possa adottare politiche più eque, capaci di favorire una più equa distribuzione delle responsabilità familiari e ridurre il divario di genere.