Quale identità per il popolo palestinese?: sistematiche violazioni dei diritti umani tra autodeterminazione e conflitto

The Palestinian question lies at the heart of a legal and political debate that is more relevant than ever, particularly in light of the events following October 7, 2023. This thesis explores the identity of the Palestinian people within the context of systematic human rights violations and accusations of genocide, highlighting how these dynamics are deeply rooted in a long and complex historical process. Through a multidisciplinary approach that combines historical and legal analysis, the study examines Israeli practices toward Palestinians and investigates which categories of international law are most appropriate to define them. The analysis focuses on violations of civil, political, economic, social, and cultural rights in the Occupied Palestinian Territories, framing them not as isolated acts, but as part of a historical continuum marked by specific and recurring patterns: dispossession, occupation, fragmentation, and elimination. Particular attention is given to the right to self-determination and to the legal qualification of genocide, understood as an ongoing process rather than a singular event. In conclusion, the thesis not only analyzes Israel’s actions through the lens of various international legal instruments, such as the Conventions on Apartheid and Genocide, but also exposes the fragility of the international legal system and the inertia of the international community, emphasizing the urgency of recognizing this process of elimination in order to bring it to an end.

La questione palestinese è al centro di un dibattito giuridico e politico più che mai attuale, soprattutto alla luce degli eventi successivi al 7 ottobre 2023. Questa tesi esplora l’identità del popolo palestinese nel contesto delle sistematiche violazioni dei diritti umani e delle accuse di genocidio, evidenziando come tali dinamiche affondino le loro radici in un processo storico lungo e articolato. Attraverso un approccio multidisciplinare che combina analisi storica e giuridica, il lavoro esamina le pratiche israeliane nei confronti dei palestinesi ed esplora le categorie del diritto internazionale più adatte a definirle. L’analisi si concentra sulle violazioni dei diritti civili, politici, economici, sociali e culturali nei Territori Palestinesi Occupati, inquadrandole non come atti isolati, ma come parte di un continuum storico, fatto di schemi specifici e ricorrenti: espropriazione, occupazione, frammentazione ed eliminazione. Particolare attenzione è dedicata al diritto all’autodeterminazione e alla qualificazione giuridica del genocidio, inteso come processo. In conclusione, la tesi non solo definisce le azioni di Israele alla luce di diversi strumenti giuridici internazionali, come le Convenzioni su Apartheid e Genocidio, ma evidenzia anche la fragilità del sistema di diritto internazionale e l'inerzia della comunità internazionale, sottolineando l'urgenza di un riconoscimento di questo processo di eliminazione per potervi porre fine.