Il contributo del continuo nebulare alla distribuzione spettrale di energia delle galassie ad alto redshift: il caso della survey VVDS a z~1

The study of galaxy evolution requires an accurate understanding of the physical processes that determine the emission of galaxies at different cosmic epochs. In this work, the contribution of the nebular continuum to the spectral energy distribution (SED) of high-redshift galaxies is analyzed. Although nebular emission is well known and characterized for sources in the local Universe, only recently, thanks to observations from the James Webb Space Telescope (JWST), has the need emerged to reconsider its role in SEDs at higher redshifts. For this purpose, various interpretations of the physical conditions in these galaxies are offered, which are able to reproduce the observations, highlighting the differences between low- and high-redshift sources. By identifying the emission from the nebular continuum through the spectral feature known as the Balmer jump, it is possible to compile data samples of sources that are candidates for having a prominent nebular continuum contribution. In this thesis, sources from the VVDS (VIMOS VLT Deep Survey) are considered, extending the analysis also to the VUDS (VIMOS Ultra-Deep Survey) to search for sources in which the presence of the Balmer jump is identified. Out of a total of 449 sources, 36 are proposed as candidates for having significant nebular continuum emission.

Lo studio dell’evoluzione galattica richiede una comprensione accurata dei processi fi sici che determinano l’emissione delle galassie a diverse epoche cosmiche. In questo lavoro viene analizzato il contributo del continuo nebulare alla distribuzione spettrale dell’energia (SED) di galassie a redshift alti. Sebbene l’emissione nebulare sia nota e ben caratterizza ta per sorgenti nell’Universo locale, solo recentemente, grazie alle osservazioni del James Webb Space Telescope (JWST), è emersa la necessità di riconsiderarne il ruolo nelle SED a redshift più elevati. A tale scopo si offrono anche diverse interpretazioni delle condi zioni fisiche presenti in queste galassie che sono in grado di riprodurre le osservazioni, sottolineando la differenza di sorgenti a redshift bassi e alti. Identificando l’emissione del continuo nebulare tramite la caratteristica spettrale nota come Balmer jump, si possono compilare campioni di dati di sorgenti candidate ad avere un contributo del continuo ne bulare prominente. Nella tesi vengono considerate sorgenti dalla survey VVDS (VIMOS VLT Deep Survey estendendo l’analisi anche alla survey VUDS (VIMOS Ultra-Deep Sur vey per la ricerca di sorgenti nelle quali viene identificata la presenza del Balmer jump. Per il totale di 449 sorgenti vengono proposte 36 sorgenti candidate ad avere un’emissione di continuo nebulare significativa.