Vilhelm Hammershøi: visioni d'interni e poetica del vuoto

This thesis aims to analyze the life and work of Vilhelm Hammershøi, a Danish painter active between the late 19th and early 20th centuries, who emerged after an exceptional period for Danish art, known as the Danish Golden Age. The focus is particularly on his renowned series of interior scenes, through which the thesis investigates his poetics of emptiness, closely linked to the interplay of space and light, psychological introspection, and an existential vision similar to asceticism. Selected key works are examined to highlight how Hammershøi lived and worked, consistently following his personal artistic inclinations and distancing himself from any defined movement or contemporary trends. The objective is to offer a critical reading of his artistic vision, drawing on specialized sources and scholarly contributions, in order to understand how an artist from the late nineteenth century can still be considered profoundly modern today.

Questa tesi si propone di analizzare la vita e l’opera di Vilhelm Hammershøi, pittore danese attivo tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo, emerso successivamente a un periodo eccezionale dell’arte danese, quello della Danish Golden Age. L’attenzione si concentra in particolare sulla sua celebre serie di interni, attraverso cui si indaga la poetica del vuoto, strettamente connessa alla relazione tra spazio e luce, all’introspezione psicologica e a una visione esistenziale vicina all’ascesi. La tesi analizza alcune opere significative per mettere in luce il modo in cui Hammershøi ha vissuto e lavorato, scegliendo di seguire sempre le proprie inclinazioni artistiche e rifuggendo da qualsiasi etichettatura. L’obiettivo è offrire una lettura critica della sua visione artistica, avvalendosi di fonti specialistiche e contributi di studiosi che si sono occupati della sua figura, per comprendere in che modo un artista della fine dell’Ottocento possa essere considerato, ancora oggi, profondamente moderno.