Esposizioni a Padova (1926-1929): una riflessione

During the 1920s in Italy there is a big change regarding contemporay art and the organization of exhibitions, with the creation of the fascist trade unions of Fine Arts. This paper want to examine the shift from the administration of the local societies of amateurs to the unions, at first they were only in a few cities, then they’ll have headquarters all over the country. In the first part will be introduce the politic and the laws enacted by the fascist government to regulate artistic demonstrations. It’s given a panoramic on the making of the trade unions and on some of their first exhibitions, the on the relationship between them and the previous societies. It’ll be examined in particularly the city of Padua, looking at the main associations of that time and at the creation of the provincial Trade Union, through three exhibitions that took place at the end of the 1920s in the city: the IVth Exhibitions of the Three Venices, at the Palazzo della Ragione in 1926; the Vth Exhibion of the Venices that took place in the same site of the previous in 1927 and the Triveneta Art Exhibition, organized in 1929 in the House of the Trade Unions. There are the original catalogues of the exhibitions that let us see the artists and the works of art that were there and also the members of the organizing committee. The first exhibition is organized by the Fine Arts Society, one of the local associations, the second one by the same society together with the Trade Union of Painters and Sculptors of Padua, while the third only by the Fascist Trade Union of Fine Arts. Beginning from the last one only the Union will prepare exhibitions, following the government laws, while the other societies in the city, even if the won’t disappear, they’ll have less and less space in events organization.

Durante gli anni Venti del Novecento in Italia avviene un grande cambiamento per quanto riguarda l'arte contemporanea e l'organizzazione delle esposizioni, con la creazione dei Sindacati fascisti di Belle Arti. Questo elaborato vuole esaminare il passaggio dalla gestione delle società di amatori locali ai sindacati che, dapprima presenti in poche città, avranno poi sedi in tutto il paese. Nella prima parte si vuole introdurre la politica e le norme emanate dal governo fascista per regolamentare le manifestazioni artistiche. Si dà una panoramica sulla formazione dei sindacati e alcune delle loro prime esposizioni, oltre che sul rapporto tra questi e le società precedenti. Si vuole poi esaminare in particolare la città di Padova, osservando le principali associazioni artistiche presenti in quel momento e la formazione del Sindacato provinciale, attraverso tre esposizioni svoltesi alla fine degli anni Venti in città: la IV Esposizione delle Tre Venezie, presso il Palazzo della Ragione nel 1926; la V Esposizione delle Venezie svoltasi nello stesso luogo nel 1927 e la Mostra d'arte Triveneta, organizzata nel 1929 nella Casa dei Sindacati. Di queste mostre sono presenti i cataloghi originali che permettono di vedere gli artisti e le opere presenti oltre che i membri del comitato organizzatore. La prima esposizione è organizzata dalla Società di Belle Arti, uno dei sodalizi artistici locali, la seconda dalla stessa società insieme al Sindacato pittori e scultori di Padova, mentre la Terza dal solo Sindacato Fascista di Belle Arti. A partire da quest'ultima solo il Sindacato si occuperà dell'allestimento di esposizioni, seguendo le norme promulgate dal governo, mentre le altre associazioni cittadine, anche se non spariranno, avranno sempre meno spazio nell'organizzazione di eventi.