Il metodo induttivo come contributo alla riflessione linguistica nella Didattica dell'italiano L1: una sperimentazione sulla coesione testuale tra potenzialità, limiti e prospettive future di applicazione.

This research explores the contribution of the inductive method to linguistic reflection in the teaching of Italian as a first language (L1), with a focus on textual cohesion mechanisms. The study involved a first-year class from a secondary school in San Martino di Lupari (PD), composed of 24 students with heterogeneous cognitive styles and competence levels. The learning pathway, structured according to an inductive approach, promoted the autonomous discovery of anaphoric chains and connectives, stimulating students to develop great awareness of textual organization. The research, which adopted a qualitative-experimental design, was based on an initial test (to assess prior knowledge), ongoing classroom and homework observations, a final test, and two questionnaires administered before and after the intervention, which also helped to assess the emotional impact of the experience. The results indicate that the inductive approach promotes in-depth linguistic reflection, stimulates linguistic and textual analysis, and encourages meaningful, inclusive learning, attentive to different learning styles. The study also highlights the importance of reflective and participatory teaching methodologies, capable of enhancing the centrality of the student in the learning process and promoting a deeper linguistic awareness. However, some difficulties emerged related to the fragmented nature of the school timetable, which partially hindered the continuity of the activities in short time frames, as well as the need for more guided and consistent support in the phase of reapplication and consolidation of knowledge acquired through discovery. The experience suggests that students’ autonomy, confidence and reasoning should be built gradually with constant guidance and more relaxed time frames, at least in the initial approaches to the method.

La presente ricerca esplora il contributo del metodo induttivo alla riflessione linguistica nella Didattica dell’italiano L1, con focus sui meccanismi di coesione testuale. La sperimentazione ha coinvolto una classe prima della scuola secondaria di primo grado di San Martino di Lupari (PD), composta da 24 studenti con stili cognitivi e livelli di competenza eterogenei. Il percorso, strutturato secondo un approccio induttivo, ha promosso la scoperta autonoma di catene anaforiche e connettivi, stimolando negli studenti una consapevolezza maggiore sull’organizzazione testuale. La ricerca, di tipo qualitativo-sperimentale, si è avvalsa di una prova iniziale (valutativa delle preconoscenze), osservazioni in itinere (sia in classe sia nelle attività svolte a casa), una prova finale e due questionari prima e dopo l’intervento, utili a valutare anche l’impatto emotivo del percorso. I risultati indicano che l’approccio induttivo promuove una riflessione linguistica approfondita, stimola l’analisi linguistica e testuale e favorisce un apprendimento significativo, inclusivo e attento alla varietà degli stili di apprendimento. L'indagine, inoltre, sottolinea l'importanza di metodologie didattiche riflessive e partecipative, capaci di valorizzare la centralità dello studente nel processo di apprendimento e di promuovere una più profonda consapevolezza linguistica. Sono tuttavia emerse alcune difficoltà legate alla frammentarietà dell’orario scolastico, che ha parzialmente ostacolato la continuità delle attività in tempi ravvicinati, nonché alla necessità di un supporto più guidato e costante nella fase di reimpiego e consolidamento delle conoscenze acquisite per scoperta. L’esperienza suggerisce che l’autonomia, la sicurezza e il ragionamento degli studenti vadano costruiti gradualmente, con una guida costante e tempi distesi, almeno nei primi approcci al metodo.