Arturo Martini è un personaggio singolare nel panorama del primo Novecento. Nasce in un contesto familiare non del tutto sereno da una parte abbiamo una madre amorevole e dall’altra un padre con cui non riuscirà mai a risolvere i conflitti. Arturo non è un grande studente e in breve tempo interrompe gli studi classici per intraprendere quelli professionali e più di settore tra una bottega artigianale e l’altra. Non riesce ad avviare serenamente la sua carriera, costretto a far quadrare i conti tra un incarico e un altro per lungo tempo non viene apprezzato dalla critica o addirittura non viene citato negli articoli dopo eventuali esposizioni. Durante la seconda guerra mondiale Martini elabora un pensiero singolare sull’arte che affronterà con il caporedattore “dell’Ambrosiano” Gino Scarpa. Durante questi incontri emerge che l'idea di arte corrisponde e si adatta alla società. L’uomo ha bisogno di aderire a valori essenziali che chiameremo forme pure, ora considerandole come dei fantasmi che generano paure portano l’uomo alla rinuncia all'assoluto creativo. Questo fenomeno è adattabile a tutte le arti ma la scultura in questo primeggia. La scultura per emergere si è dovuta appoggiare alle grandi riproduzioni di conseguenze non ha mai sviluppato una sua indipendenza ma è sempre risultata una conseguenza dell’immagine.
Appunti su Arturo Martini: le parole e la forma
PARODI, ELENA
2024/2025
Abstract
Arturo Martini è un personaggio singolare nel panorama del primo Novecento. Nasce in un contesto familiare non del tutto sereno da una parte abbiamo una madre amorevole e dall’altra un padre con cui non riuscirà mai a risolvere i conflitti. Arturo non è un grande studente e in breve tempo interrompe gli studi classici per intraprendere quelli professionali e più di settore tra una bottega artigianale e l’altra. Non riesce ad avviare serenamente la sua carriera, costretto a far quadrare i conti tra un incarico e un altro per lungo tempo non viene apprezzato dalla critica o addirittura non viene citato negli articoli dopo eventuali esposizioni. Durante la seconda guerra mondiale Martini elabora un pensiero singolare sull’arte che affronterà con il caporedattore “dell’Ambrosiano” Gino Scarpa. Durante questi incontri emerge che l'idea di arte corrisponde e si adatta alla società. L’uomo ha bisogno di aderire a valori essenziali che chiameremo forme pure, ora considerandole come dei fantasmi che generano paure portano l’uomo alla rinuncia all'assoluto creativo. Questo fenomeno è adattabile a tutte le arti ma la scultura in questo primeggia. La scultura per emergere si è dovuta appoggiare alle grandi riproduzioni di conseguenze non ha mai sviluppato una sua indipendenza ma è sempre risultata una conseguenza dell’immagine.| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/87978