Fernando Pessoa è stato il regista che ha totalizzato la scena letteraria portoghese per i primi decenni del Novecento. Un uomo apparentemente grigio, inserito all'interno di una quotidianità banale e sola, è riuscito a far esplodere il suo eccesso di personalità attraverso l'eteronimia. La sua poesia rappresenta un tentativo di trasformare la follia in genialità, tra realtà e finzione: per questo motivo lui stesso si definisce un fingitore. L'intellettualizzazione del pensiero, l'intersezione dei piani e le teorie della ricezione provano a risolvere questa dichiarazione. L'autore Pessoa quindi si presenta come un fingitore sia sotto l'aspetto di costruttore di un'architettura attua a esprimere il suo mondo interiore e farlo esplodere verso l'esterno, sia nell'atto stesso della scrittura. L'analisi di alcuni suoi scritti consente una possibile soluzione come uscita dalla vita ordinaria. "Chuva oblíqua" diventa lo scontro e l'incontro tra i diversi piani della vita e le poesie collegate all'emblema della finestra permettono una riflessione sulla barriera o sull'opportunità di far interagire mondo interno ed esterno.
Fernando Pessoa: un’affollata solitudine come intersezione tra realtà e finzione
CASTROVILLI, GAIA
2024/2025
Abstract
Fernando Pessoa è stato il regista che ha totalizzato la scena letteraria portoghese per i primi decenni del Novecento. Un uomo apparentemente grigio, inserito all'interno di una quotidianità banale e sola, è riuscito a far esplodere il suo eccesso di personalità attraverso l'eteronimia. La sua poesia rappresenta un tentativo di trasformare la follia in genialità, tra realtà e finzione: per questo motivo lui stesso si definisce un fingitore. L'intellettualizzazione del pensiero, l'intersezione dei piani e le teorie della ricezione provano a risolvere questa dichiarazione. L'autore Pessoa quindi si presenta come un fingitore sia sotto l'aspetto di costruttore di un'architettura attua a esprimere il suo mondo interiore e farlo esplodere verso l'esterno, sia nell'atto stesso della scrittura. L'analisi di alcuni suoi scritti consente una possibile soluzione come uscita dalla vita ordinaria. "Chuva oblíqua" diventa lo scontro e l'incontro tra i diversi piani della vita e le poesie collegate all'emblema della finestra permettono una riflessione sulla barriera o sull'opportunità di far interagire mondo interno ed esterno.| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/87979